Imbrattamento Basilica, incontro tra sindaco e U.S. Department of the Army Criminal Investigation Division
Con i carabinieri della Setaf e la polizia locale hanno collaborato con indagini sul campo nell’identificazione dei due responsabili
I due soldati sono attualmente consegnati all’interno della Caserma Del Din, in attesa del procedimento penale per il reato commesso
Imbrattamento Basilica, incontro tra sindaco e U.S. Department of the Army Criminal Investigation Division
Identificati gli autori dell'atto vandalico ai danni della basilica Palladiana, simbolo indiscusso della città di Vicenza, c'è stato un incontro tra il sindaco Giacomo Possamai e i carabinieri del nucleo Setaf e gli agenti dello U.S. Department of the Army Criminal Investigation Division che hanno collaborato, insieme alla polizia locale, nell’identificazione dei due americani in servizio alla caserma Del Din responsabili dell’imbrattamento della colonna della Basilica palladiana all’angolo tra piazza dei Signori e piazzetta Palladio. Erano presenti anche il comandante della polizia locale Massimo Parolin, la vicecomandante Nives Pillan e il capo di gabinetto Sandro Pupillo.
“Rinnovo il mio grande ringraziamento alla polizia locale, al nucleo Carabinieri della Setaf e agli agenti dello U.S. Department of the Army Criminal Investigation Division – ha affermato il sindaco Giacomo Possamai -. Grazie all’ottima collaborazione messa in campo, venerdì 28 luglio 2023 sono stati individuati gli autori del deplorevole gesto compiuto domenica 23 luglio. Nonostante le difficoltà tecniche causate da un guasto ai server, che avrebbero permesso una ancor più rapida identificazione, in soli cinque giorni si è arrivati comunque ai responsabili. Ringrazio lo U.S. Department of the Army Criminal Investigation Division anche per il dono delle cosiddette “unit coin”: un segno di collaborazione e riconoscenza che esprimo anche da parte dell’amministrazione”.
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Indagini svolte in modo "tradizionale" per una serie di guasti tecnici alle telecamere
L’incontro è stato l’occasione per approfondire la fondamentale sinergia messa in campo da polizia locale, Setaf e U.S. Department of the Army Criminal Investigation Division nell’identificazione degli autori del gesto. Una volta infatti acquisite le immagini con i volti dei responsabili, non è stato possibile risalire immediatamente alla loro identità a causa di alcuni guasti tecnici, dovuti al maltempo, ai server che registrano l’entrata e l’uscita dei militari in servizio alla caserma Del Din.
A questo punto la Setaf ha richiesto l’assistenza dello U.S. Department of the Army Criminal Investigation Division, nucleo investigativo indipendente che collabora con l’esercito americano in caso di reati in ambito militare che prevedono pene detentive con minimo un anno di reclusione. L’indagine si è svolta quindi in modo “tradizionale”: andando sul campo e chiedendo informazioni e collaborazione ai comandanti e ai militari della 173a brigata in stanza alla Del Din. Si è arrivati così, dopo qualche giorno di ricerche, a identificare A.J. Jr. di 29 anni e B.M.E. di 23 anni, i due responsabili, poi denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di imbrattamento di beni culturali, che prevede la reclusione dai 6 mesi a 3 anni e la multa da 1500 a 10mila euro.
I due soldati sono attualmente consegnati all’interno della Caserma Del Din, in attesa del procedimento penale per il reato commesso.