La Vicenza che "vorrei", la giunta Possamai al nastro di partenza: ecco gli obiettivi strategici
Presentate le linee programmatiche e i 12 indirizzi strategici
Possamai: “Dai vigili di quartiere a una città più viva e attrattiva, lavoriamo per concretizzare il programma elettorale su cui i vicentini ci hanno dato fiducia”
La Vicenza che "vorrei", la giunta Possamai al nastro di partenza: ecco gli obiettivi strategici
Concluse le formalità di rito, per il neo eletto sindaco di Vicenza Giacomo Possamai è tempo di immergersi nella quotidianità della città che guiderà per 5 anni. Saranno 12 gli indirizzi strategici che ricalcano il programma elettorale e lo traducono in una pianificazione fatta di obiettivi da perseguire attraverso azioni concrete: le linee programmatiche di mandato illustrate dal sindaco Giacomo Possamai diventeranno la conferma degli impegni presi con la città durante la campagna elettorale.
“Partiamo - ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai insieme alla giunta - dalla polizia locale e dagli investimenti per avere i vigili nei quartieri, ma prevediamo anche investimenti sulla cultura e sul turismo come grandi leve di attrazione. Ci concentreremo inoltre sull’università che costituisce una vera opportunità purché si dia risposta al bisogno di studentati universitari. Questi sono solo alcuni dei tanti impegni che ricalcano il programma elettorale sul quale i vicentini ci hanno dato fiducia e che prendiamo di nuovo formalmente con tutta la città”.
Vicenza diventerà una città "per tutte e per tutti"
Al primo posto c’è la volontà di costruire “Una città per tutte e tutti”: per le famiglie, per le persone con disabilità, per la terza e quarta età.
“Sul fronte delle famiglie – ha detto in particolare il sindaco – confermo la volontà di ridurre progressivamente le rette degli asili nido fino ad arrivare in cinque anni ad azzerarle”.Il secondo indirizzo, dedicato a “Una città che funziona”, prevede la realizzazione della bicipolitana, il potenziamento del trasporto pubblico, dei parcheggi scambiatori e del centrobus e una migliore gestione della sosta.
“Rispetto al tpl – ha dichiarato Possamai – il nostro impegno a calmierare i prezzi passerà necessariamente per un’azione da fare con gli altri sindaci nei confronti della Regione che è l’unica in Italia a non mettere un euro in più di quanto trasferisce lo Stato”.
Una città che "funziona" e una città più sicura
“Una città dove le persone possono sentirsi sicure” sarà costruita attraverso il miglioramento del servizio della polizia locale, l’incremento della tecnologia e la riqualificazione delle aree degradate. “Penso ai vigili di quartiere – è il commento del sindaco – ma anche a una dotazione tecnologica più moderna che, ad esempio, riduca nettamente i tempi di verbalizzazione degli incidenti stradali, liberando risorse per altre attività”.
Una città che diventa più bella sarà un indirizzo da perseguire rendendo i quartieri più vivi, sviluppando il verde pubblico, mettendo al centro la cura urbana. “Per il cambio di passo che ci impegniamo a fare servono i grandi interventi – ha ricordato il sindaco – ma anche le piccole azioni, come la realizzazione di pocket park, piccoli giardini pubblici che possono fare la differenza nei nostri quartieri”.
Al tema della qualità dell’aria fondamentale per creare “Una città dove si respira meglio” sono associati gli obiettivi strategici della lotta al cambiamento climatico, della tutela delle acque e dell’energia pulita e accessibile con consumo e produzione responsabili. “Quella delle comunità energetiche – ha detto a questo proposito il sindaco - è una delle grandi questioni su cui vogliamo impegnarci a fondo non appena arriveranno i decreti attuativi”.
In relazione alle grandi opere, l’impegno del sindaco è per realizzare “Una città che guida la sua trasformazione”: “L’alta velocità più utile e meno impattante possibile, il completamento infrastrutturale dei grandi snodi viari e l’apertura e gestione del Parco della Pace sono le sfide su cui fin da subito abbiamo dimostrato il nostro cambio di passo”.
Per costruire “Una città che lavora e cresce” per Possamai serve invece rilanciare il commercio cittadino, promuovere il lavoro di qualità e fare innovazione: “Penso, in particolare, alla digitalizzazione dei servizi comunali”.
Anche al tema della cultura le Linee di indirizzo dedicano un passaggio strategico: “Una città che riparte dalla cultura migliora – ha ribadito il sindaco - la qualità di vita del centro e dei quartieri, rafforzando competitività e attrattività turistica. Svilupperemo il brand Vicenza e proporremo un’offerta culturale che fa della rete la sua forza”. Per realizzare “Una città in cui lo sport è benessere” saranno promossi l’efficientamento delle strutture sportive, la promozione di Vicenza città dello sport, ma anche attività motorie e sportive per una vita attiva accessibile a chiunque, “promuovendo un percorso con diocesi e scuole per rendere fruibili gli oratori e gli spazi pubblici dei quartieri”.
Coinvolgere i giovani per una " città che guarda al domani"
Anche le giovani generazioni entrano da protagoniste di “Una città che guarda al domani” , considerandole non solo il futuro, ma anche il presente, con un’attenzione centrale alla scuola e agli edifici che la ospitano. Laboratori di mediazione e gestione dei conflitti, attività con gli altri Paesi, sviluppo delle proposte di servizio civile sono gli obiettivi strategici per costruire “una città per la pace”.
Infine, l’indirizzo strategico “Una città con i quartieri al centro”, tema portante del progetto dell’amministrazione Possamai, si concretizzerà attraverso il potenziamento degli strumenti di partecipazione attiva e la promozione dei consigli di quartiere.
Il bilancio partecipativo e la connessione col territorio
“Riprenderemo il bilancio partecipativo – è l’impegno del sindaco – e costruiremo entro un anno i consigli di quartiere, per riallacciare il dialogo con il territorio secondo un modello molto più capillare e partecipativo di quello circoscrizionale”.
Le Linee programmatiche ora saranno inviate ai consiglieri comunali che saranno chiamati a votarle nel prossimo consiglio, previsto per fine mese. L’adesione o meno al documento determinerà in modo formale l’appartenenza di ciascun consigliere alla maggioranza o all’opposizione consiliare.