Fara Vicentino, arrestato in flagranza per ricettazione: nel bagagliaio 50mila euro di bici rubate
Dopo essere comparso davanti ai giudici del Tribunale di Vicenza è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, e rimesso in libertà
Un furto era stato messo a segno a Lonigo, ma avevano colpito anche in negozi specializzati a Trento, Verona e Mantova
Fara Vicentino, arrestato in flagranza per ricettazione: nel bagagliaio 50mila euro di bici rubate
Arrestato in flagranza il ricettatore delle bici di pregio rubate. Recuperate dai carabinieri e consegnate ai legittimi proprietari. Lunedì scorso i Carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Thiene, durante specifici servizi perlustrativi finalizzati alla repressione dei reati predatori, hanno arrestato in flagranza di reato, un ricettatore di origine serba, trovato in possesso di 12 biciclette del valore commerciale di oltre 50mila euro, già pronte con ogni probabilità, per essere trasportate all’estero.
Erano circa le 8:00 di lunedì 8 maggio 2023, quando l’equipaggio di turno della radiomobile, mentre si trovava in perlustrazione sulla Via Monte Ortigara del comune di Fara Vicentino, avvistava in un parcheggio pubblico, un terzetto che armeggiava, con fare sospetto, vicino a due furgoni. I militari hanno visto che due di loro, notata l'auto di pattuglia che si stava avvicinando, si davano precipitosamente alla fuga attraversando la zona campestre ed il vicino torrente Astico, facendo perdere così le loro tracce, mentre il terzo, che tentava invano di mettersi alla guida di uno dei due furgoni sospetti, veniva prontamente bloccato sul posto dai militari.
Nel bagagliaio del furgone c'erano un sacco di bici di lusso
A quel punto veniva allarmata la centrale operativa di Thiene che faceva confluire in zona altre pattuglie dei comandi dipendenti, già in servizio perlustrativo, con lo scopo di ricercare i fuggitivi e dare manforte agli operabti. I militari della radiomobile, appena avvicinatisi al furgone Mercedes, con il quale il terzo individuo tentava di allontanarsi, notavano che il bagagliaio era pieno zeppo di biciclette da corsa nuovissime, di marche prestigiose, di dubbia provenienza mentre l’altro furgone, parcheggiato di fianco, un vecchio Volkswagen Transporter, abbandonato sul posto dai fuggitivi, da un veloce controllo alla banca dati delle forze di polizia, è risultato oggetto di furto qualche giorno prima in provincia di Verona.
Le bici erano state rubate poche ore prima a Lonigo e in altri negozi fuori provincia
Viste le circostanze i carabinieri, con l’ausilio degli altri colleghi giunti di rinforzo, hanno recuperato la refurtiva, i due furgoni, e assieme al serbo, successivamente identificato in I.N. 43enne di origine serba già noto alle forze dell’ordine e residente nell’Alto Vicentino, hanno raggiunto la caserma di Thiene per gli approfondimenti del caso. I militari, dopo aver aggiornato ìimmediatamente il magistrato di turno della procura berica di quanto accaduto, hanno poi eseguito una perquisizione domiciliare a casa di I.N., dove hanno rinvenuto altre tre e-bike rubate. Nelle ore successive è emerso infatti quanto già sospettavano: le nove biciclette da corsa marca Bottecchia, Lapierre, Cipollini e Pinarello già caricate sul furgone del serbo, erano state trafugate qualche ora prima, durante la notte, con una “spaccata” ai danni del negozio di Cicli Pantano di Lonigo: Gli altri mezzi elettrici marca Focus e Vent, rinvenuti a casa del serbo, sono invece risultati tutti oggetto di furto in altri negozi specializzati della provincia di Trento, Verona e Mantova e sono in corso le ricerche dei proprietari per la loro restituzione.
Arrestato per ricettazione, condannato e rimesso in libertà
Dopo le formalità di rito nella tarda mattinata dell’ 8 maggio, il cittadino serbo è stato dichiarato in stato di arresto perché indiziato di ricettazione di ben 12 biciclette da corsa ed e–bike del valore complessivo di oltre 50mila euro. Lo stesso è stato subito dopo accompagnato presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza direttissima. Infatti, nel tardo pomeriggio del giorno successivo, dopo essere comparso davanti ai giudici del Tribunale di Vicenza, a seguito della convalida del suo arresto, è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, e rimesso in libertà.