Paraorecchie e cappello sul luogo della rapina, il Dna li incastra: i due georgiani avevano colpito anche a Thiene e Bassano
Arrestati due cittadini georgiani di 37 e 38 anni senza fissa dimora, specializzati in rapine e furti in abitazione tra Veneto e Lombardia
La Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza ha eseguito nella mattinata di lunedì 17 aprile una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Monza a carico di due cittadini georgiani di anni 37 e 38 senza fissa dimora, specializzati in rapine e furti in abitazione, commessi una ventina di reati predatori tra la Lombardia ed il Veneto per oltre 100.000 di euro tra denaro contante, monili in oro e gioielli.
Paraorecchie e cappello sul luogo della rapina, il Dna li incastra: i due georgiani avevano colpito anche a Thiene e Bassano
I due soggetti sono indagati, in concorso tra loro e con una connazionale denunciata in stato di libertà, della rapina commessa a Monza nella serata del 9 marzo 2022 e di una serialità di furti in appartamento commessi nelle province di Varese, Cremona, Mantova, Venezia, Vicenza, Treviso e Padova.
Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza avevano inizio proprio dalla rapina in abitazione a Monza la sera del 9 marzo 2022 allorquando due persone, dopo aver perpetrato una intrusione in un appartamento di via Reina, venivano messi in fuga dal proprietario che si trovava all’interno dell’abitazione, ed intercettati lungo le scale del condominio da un poliziotto in quiescenza, ingaggiavano una colluttazione in seguito alla quale guadagnavano l’uscita e mantenevano il possesso dei beni sottratti, commettendo così il reato di rapina.
In sede di sopralluogo i poliziotti rinvenivano un copriorecchie ed un cappellino abbandonati dai rapinatori durante la fuga, oltre a visionare le immagini a circuito chiuso delle telecamere lungo le vie di avvicinamento e fuga dei prevenuti. Gli approfondimenti investigativi consentivano di attenzionare due cittadini georgiani, di fatto senza dimora e gravitanti su Bari, particolarmente attivi nella perpetrazione di furti in appartamenti e specializzati in questo tipo di reati tanto da appurare come gli stessi spesso scattavano fotografie durante i sopralluoghi nei condomini dove poi commettevano i furti, scambiandosi le informazioni tramite le applicazioni di messaggistica istantanea.
Nel contempo venivano attivati gli esperti del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica per la Lombardia che riscontrava di aver rilevato la concordanza tra il profilo di DNA di uno dei due sospettati con quello estratto dalle tracce biologiche repertate sul paraorecchie sequestrato sul luogo della rapina in abitazione a Monza.
Venivano quindi svolti ulteriori accertamenti che consentivano di evidenziare l’area predatoria territoriale corrispondente a numerose province della Lombardia e del Veneto e gli investigatori della Squadra Mobile dopo aver decifrato il contenuto di alcune chat scritte in lingua georgiana, confrontavano i luoghi individuati con i tabulati telefonici degli indagati, riuscendo così ad appurare la corrispondenza delle date degli eventi criminosi con tutte le denunce sporte dalle vittime.
Ne scaturiva un lungo elenco di 20 furti in abitazione accertati e contestati agli indagati:
- 9.1.2002 e 16.2.2022 in Mogliano Veneto (TV), in due distinte occasioni, forzavano la porta finestra e la porta di ingresso di due abitazioni impossessandosi di monili in oro, due orologi da donna nel primo caso e di vari elettrodomestici e quadri nel secondo caso
- 16.1.2022 in due distinte occasioni ed il 21.01.2023 in altre due distinte occasioni, in Scorzè (VE) forzando una porta finestra o la porta di ingresso si introducevano in 4 abitazioni asportandone monili in oro e denaro contante pari a 200 Euro nel primo caso, denaro contante pari a 1.000 Euro nel secondo caso, gioielli in oro e 150 Euro in contanti nel terzo episodio e vari gioielli in oro nel quarto caso
- 2.2.2022 ed il 14.2.2022 in Mirano (VE), in quattro distinte occasioni dopo aver forzato la porta finestra o la porta di ingresso si introducevano negli appartenenti ed asportavano denaro contante per 1.200 Euro ed un paio di orecchini in oro nel primo caso; una medaglia in oro nel secondo; una collana in argento ed un orologio da uomo nel terzo; vari monili in oro del valore di oltre 50mila Euro nel quarto caso
- 8.2.2022 ed il 23.2.2022 in Thiene (VI), in tre diverse occasioni, si introducevano in tre diverse abitazioni forzando una porta finestra o la porta di ingresso ed asportando vari monili in oro, due tablet ed un telefono cellulare per un valore complessivo di 12.500 Euro nel primo caso; tre orologi, sei bracciali e denaro contante pari ad € 100 nel secondo caso ed una catenina in oro giallo nel terzo caso
- 9.2.2022 in Bassano del Grappa (VI) in tre diversi episodi dopo aver forzato la porta di ingresso o introducendosi dalla finestra di altrettante abitazioni si impossessavano di un vaso pregiato del valore di 2mila Euro nel primo caso; di un computer nel secondo e di denaro contante per 500 Euro nel terzo
- 22.2.2022 in Padova, forzando la porta di ingresso si introducevano in un appartamento asportando vari gioielli in oro e denaro contante pari a 300 Euro
- 1.3.2022 in Gallarate (VA) dopo aver forzato la porta di ingresso si introducevano nell’appartamento di una anziana signora asportandone vari gioielli in oro ed argento
- 16.2.2022 in Crema (CR) furto in appartamento con sottrazione di gioielli, monili in oro e somma contante Euro 500.
Ad uno dei due indagati in stato di arresto, viene inoltre contestata la ricettazione dei beni trafugati presso terzi soggetti o presso esercizi “compro oro” di varie province tra cui Mantova.
Le positive risultanze investigative venivano compendiate dalla Squadra Mobile in una informativa finale che determinava la Procura della Repubblica di Monza a richiedere ed ottenere dal G.I.P. del Tribunale l’emissione delle misure restrittive in carcere, fondate, oltre che sul numero degli episodi contestati e sulla rilevante gravità del danno patrimoniale cagionato, stimabile in almeno 100mila Euro, sull’elevato pericolo di reiterazione del reato, essendo entrambi gli arrestati, già gravati da numerosi precedenti penali per numerosi reati contro il patrimonio tipo furti in abitazione.