Si scrive "massaggio" ma si legge prostituzione: nessun "happy ending" per i due titolari cinesi
Avevano avviato una fiorente attività di "meretrico"...
I Carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza nella serata del 16 marzo 2023 hanno dato esecuzione al “decreto di sequestro preventivo” emesso dal Tribunale di Vicenza Ufficio Gip nei confronti di un centro massaggi ubicato a Malo gestito da una cittadina cinese residente in Torino.
Si scrive "massaggio" ma si legge prostituzione
A partire dall’ ottobre 2021, i militari della Tenenza Carabinieri di Montecchio Maggiore, sulla base di notizie acquisite dalla popolazione locale, avviavano un’attività investigativa in merito ad una presunta attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione presso un centro massaggi sito nella città castellana.
L’attività nell’arco di poche settimane portava al deferimento di un cittadino cinese classe 1983, residente a Bergamo e di una connazionale classe 1982, residente in Arzignano.
Si appurava infatti che i due, tra il settembre del ‘21 e l’ottobre dello stesso anno, spacciando tre loro connazionali quali massaggiatrici, le avvivano all’attività di meretricio nei confronti di “clienti”. Veniva così posto sotto sequestro il centro massaggio sito a Montecchio.
In base allo sviluppo delle indagini emergeva la figura di una ulteriore cittadina cinese classe 1995, residente in Torino la quale veniva denunciata nel marzo del ’22 per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione presso un secondo centro massaggi sito questa volta in Malo. Mirati servizi di osservazione, appuravano infatti che presso citato centro massaggio era praticata attività di meretricio favorita dalla stessa donna.
Nessun "happy ending" per i due titolari cinesi
Nel corso del pomeriggio del 16 marzo 2023, un assetto di 5 militari composto dai Carabinieri della Tenenza Carabinieri di Montecchio Maggiore con il supporto della Stazione Carabinieri di Malo, hanno proceduto a porre sotto sequestro il centro massaggi apponendo i sigilli secondo quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria berica.
Nel corso delle operazioni, venivano infine trovate all’interno del centro due donne di nazionalità cinese di una cui irregolare sul territorio nazionale la quale è stata avviata presso l’Autorità di Pubblica Sicurezza per definire la propria posizione sul territorio nazionale. Concluse le attività si procedeva ad informare l’Autorità Giudiziaria berica