Carabinieri

Nove, controlli nel laboratorio tessile cinese: attività sospesa e 40mila euro di sanzioni per il titolare

L'imprenditore deve rispondere della presenza di un connazionale al lavoro senza permesso di soggiorno

Nove, controlli nel laboratorio tessile cinese: attività sospesa e 40mila euro di sanzioni per il titolare
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E' stato adottato anche un provvedimento di sospensione dell'attività per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro

Nove, controlli nel laboratorio tessile cinese: attività sospesa e 40mila euro di sanzioni per il titolare

Controlli serrati per il contrasto delle irregolarità in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro, il lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro. Nel corso della giornata di giovedì 9 marzo è stato predisposto un articolato servizio di controllo del territorio nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa.

Denunciato il titolare dell'azienda cinese e un dipendente senza permesso di soggiorno

In tale contesto, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Vicenza, sono stati eseguiti alcuni mirati controlli presso esercizi ed aziende. All’interno di un laboratorio tessile di Nove  gestito da cittadini cinesi, fra i dieci operai presenti, è stato individuato un cittadino cinese di anni 56, sprovvisto di permesso di soggiorno e per questo motivo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vicenza per la violazione alle norme sugli stranieri.

Le successive verifiche effettuate nella predetta ditta hanno portato al deferimento a piede libero alla Procura della Repubblica di Vicenza, del titolare dell’azienda Y.M. di anni 53, per aver favorito la permanenza sul territorio italiano il connazionale 56enne, essendo questi privo del permesso di soggiorno. Nella stessa circostanza è stato adottato un provvedimento di sospensione alla stessa attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con conseguenti sanzioni amministrative la cui revoca è subordinata al pagamento di € 17mila; sono state elevate ulteriori contravvenzioni per varie violazioni amministrative a prescrizioni in materia di sicurezza per un ammontare complessivo pari a circa € 23mila

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