Ritrovo di pregiudicati dediti allo spaccio di droga: chiuso a Vicenza il "Bar Las Vegas"
La decisione del Questore. Stop per 10 giorni alle attività
Contrasto alla criminalità diffusa e allo spaccio di droga.
Ritrovo di pregiudicati dediti allo spaccio di droga: chiuso a Vicenza il "Bar Las Vegas"
Il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha disposto in la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura del Pubblico Esercizio denominato “BAR LAS VEGAS”, che si trova nel Capoluogo, in Via Lanza; il Provvedimento del Questore, che avrà una durata di 10 giorni, è conseguente alle concrete problematiche di ordine e sicurezza pubblica che si sono venute a creare negli ultimi tempi, riscontrate da reiterati interventi effettuati dalle Pattuglie della Squadra “Volanti” e dal Reparto Prevenzione del Crimine della Polizia di Stato a seguito di segnalazioni pervenute dai cittadini alla Centrale Operativa della Questura.
In tutte queste occasioni il predetto Locale è risultato essere sistematicamente colmo di pregiudicati con precedenti di varia natura e gravità, in particolare per traffico e spaccio di stupefacenti, il che - unitamente ad altri riscontri informativi ed investigativi ottenuti al riguardo - fa concretamente ritenere che il predetto Pubblico esercizio abbia consolidato la propria propensione a rappresentare un punto di riferimento, un vero e proprio ricettacolo di spacciatori che hanno individuato questo Locale quale luogo ottimale per porre in essere le proprie attività criminali ovvero, se non altro, per creare e gestire i contatti tra di loro e con i clienti tossicodipendenti, divenuti a loro volta spacciatori al dettaglio per poter acquistare a loro la droga.
Da qui l’odierna decisione del Questore, il quale ha disposto la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura del “BAR LAS VEGAS” in base all’Articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: si tratta, anche in questo caso, di un Provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione di fatto gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo assunto dal gestore – il quale, peraltro, l’ha sostanzialmente tollerata, in quanto risulta che mai, in passato, abbia provveduto a sollecitare personalmente l’intervento della Forza Pubblica – in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il suo comportamento.
“Il contrasto allo spaccio di stupefacenti, a tutti i reati che ad esso vi sono collegati ed alle conseguenti manifestazioni di degrado urbano che inevitabilmente comporta, rappresenta una priorità per la Polizia di Stato – ha tenuto a porre in evidenza il Questore Sartori –. Altri esercizi pubblici del Capoluogo e della Provincia sono attualmente monitorati dalle Forze di Polizia in quanto hanno in varie occasioni manifestato problematiche simili, e si sta valutando l’avvio delle procedure per la sospensione della licenza, per motivi analoghi. L’ordine e la sicurezza pubblica, così come la tranquillità dei cittadini sono beni primari percepiti da tutta la popolazione come tali, e per questo il nostro compito è quello di tutelarli con il massimo rigore, evitando che situazioni che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone possano ripetersi”.