Un'auto "pirata" investe una ciclista e fugge, è una delle 4 atlete scappate dai talebani
Yulduz Hashimi aveva trovato asilo nell'Alto Vicentino l'anno scorso ed era in sella alla sua mountain bike quando è stata investita
La ciclista non si stava allenando, ma l'episodio riaccende i riflettori sul problema della sicurezza sulle strade
Un'auto "pirata" investe una ciclista e fugge, è una delle 4 atlete scappate dai talebani
Il copione è sempre lo stesso: lo scontro, il ciclista che rovina a terra e poi magari l'automobilista che nemmeno si ferma a prestare soccorso e scappa. A farne le spese stavolta è stata Yulduz Hashimi, 22enne ciclista professionista afghana che, dallo scorso anno, è ospite con la sorella Fariba a Santorso. Le ragazze infatti, insieme ad altre due compagne, avevano trovato asilo nell'Alto Vicentino dopo essere scappate dall'Afghanistan a causa dei rastrellamenti dei talebani.
Stavolta però a fuggire è stato l'automobilista che mercoledì sera vicino a Santorso, mentre Yudulz era in sella alla mountain bike che usa per i suoi spostamenti, l'ha investita lasciandola poi a terra senza pensare di fermarsi per aiutarla. Fortunatamente la giovane atleta pare che se la caverà con qualche contusione, ma le indagini sono aperte.
Più sicurezza: dopo la morte dell'ex campione Rebellin, la trevigiana Tomasi era stata colpita da un'auto
Il problema della sicurezza dei ciclisti sulle strade è un tema caldo che, alla luce anche degli episodi registrati negli ultimi mesi, chiede una più profonda riflessione.
A novembre dello scorso anno l'ex campione di ciclismo Davide Rebellin aveva perso la vita e a dicembre un'altra tragedia era stata sfiorata grazie alla prontezza di riflessi di Laura Tomasi, giovane ciclista professionista di Miane del team UAE.