La sfida contro la siccità: utilizzare l'acqua dei fiumi per ricaricare le falde
In Veneto la siccità ha causato 1 miliardo di euro di danni all'agricoltura
Ristori da parte dello Stato. Certo, quelli sono previsti. Ma non basteranno per curare le ferite provocate dalla siccità. Occorre dunque trovare nuovi "strumenti" per evitare ulteriori danni al comparto agricolo. Magari usando la creatività che nel territorio di certo non manca...
La sfida contro la siccità: utilizzare l'acqua dei fiumi per ricaricare le falde
Le scarse precipitazioni in Veneto creano preoccupazioni per le riserve idriche della Regione. Dopo un'estate segnata da campi bruciati per la mancanza di irrigazione e bacini prosciugati, si cercano soluzioni per affrontare un'emergenza che sembra non voler abbandonare il Veneto.
Il centro di ricerca della società idrica Viacqua sta lavorando per incrementare la raccolta dell'acqua nelle falde sotterranee, che nonostante un lieve aumento, mostra un livello ancora inferiore del 45%.
L'idea è quella di utilizzare l'acqua dei fiumi per ricaricare la falda, per quando ce ne sarà più bisogno. Durante i periodi di maggiore portata dei fiumi, l'acqua verrà fatta defluire su dei campi di infiltrazione da cui potrà percolare nella falda.
Come funziona questo processo?
E' un modello di azione nuovo, ma, come spiegano dall'Università di Padova, ci sono studi decennali su questo tema: le prospettive sembrerebbero quindi concrete.
Sempre dall'Università di Padova delle previsioni per il futuro: il Veneto dovrà essere pronto a far fronte a mesi o addirittura anni di mancanza d'acqua, dovuta ad anomalie e variabilità. E' fondamentale, quindi, un'azione tempestiva per trattenere le risorse idriche il più possibile.
I danni della siccità nell'estate 2022
Dopo un'estate arida come quella del 2022, a dicembre è stata fatta una prima stima dei danni che ha subito l'agricoltura.
Stando a quanto emerso dai primi dati, a livello nazionale sono stati persi 6 miliardi di euro nel settore agricolo, in Veneto 1 miliardo.
Il Governo ha quindi predisposto dei ristori, ma gli aiuti a livello nazionale non superano i 200 milioni di euro.