Presunto omicida torna libero: dalla Germania non arrivano i documenti.
Si tratta di un operaio edile 57enne residente a Schio.
Presunto omicida torna libero: dalla Germania non arrivano i documenti. I carabinieri lo avevano fermato a Schio mentre si recava sul posto di lavoro e per lui erano scattate le manette perché doveva rispondere di un omicidio che avrebbe commesso una ventina di anni prima.
Arresto a Schio
Il 57enne residente a Schio era stato arrestato dai carabinieri del comando di via Maraschin lo scorso 1° marzo mentre stava andando al lavoro. I militari lo avevano fermato dopo che per lui era stato spiccato un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania dove è sospettato di un omicidio commesso una ventina di anni fa. Le porte del carcere di Vicenza però si sono riaperte per rimettere in liberà l'uomo in quanto non sono arrivati i documenti necessari per tenerlo nella casa circondariale. In settimana così il 57enne potrà tornare al lavoro, in un'azienda edile dell'Alto Vicentino nella quale lavora da una decina di anni.
Delitto irrisolto
L'operaio è sospettato di aver sparato, in Germania, a un uomo per soldi agli inizi di marzo del 1998. Un fatto che adesso è nuovamente tornato alla ribalta delle cronache e per il quale erano scattate le manette da parte degli uomini dell'Arma. A ottenere la scarcerazione dalla Corte d'Appello di Venezia sono stati i suoi legali, tant'è che l'autorità giudiziaria tedesca - che lo aveva fatto rintracciare - non ha inviato entro i 40 giorni previsti dalla legge la formale richiesta di estradizione con tutta la documentazione del caso. L'uomo non sarebbe mai stato processato in Germania e quindi su di lui non pende alcuna condanna.