Palazzo Chiericati, entro agosto si concluderanno i lavori di rifacimento del tetto
Tra i primi interventi, resi possibili a seguito del montaggio della gru e dei ponteggi esterni, è stata effettuata la bonifica delle canne fumarie in amianto.
Si concluderanno entro agosto i lavori di rifacimento del tetto dell’ala ottocentesca di Palazzo Chiericati.
Palazzo Chiericati, entro agosto si concluderanno i lavori di rifacimento del tetto
A darne l’annuncio questa mattina in occasione di un sopralluogo al cantiere sono stati il sindaco Francesco Rucco e il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Matteo Celebron.
“Ci troviamo davanti ad un cantiere molto complesso – ha precisato il sindaco Francesco Rucco – che vedrà investimenti per 2,5 milioni di euro. Si stanno per completare i lavori sul tetto dell’ala ottocentesca, una porzione del palazzo che andremo a riqualificare completamente. Entro dicembre sarà completato, infatti, il rifacimento della pavimentazione del piano nobile, mentre sarà sistemato dal punto di vista strutturale e impiantistico il piano terra, dove abbiamo ritrovato una pavimentazione risalente al tardo medioevo. Oltre ai contributi del Piano di rigenerazione urbana, saranno stanziate risorse pari a 1.250.000 euro per il completamento dell’ala ottocentesca e altri 500.000 euro per l’ampliamento delle barchesse da adibire a deposito delle tele, sia permanente che temporaneo. Inseriremo anche nuovi servizi igienici per una riqualificazione completa dell’edificio”.
“Si tratta di uno dei cantieri più importanti della città, sia per l’investimento economico, pari a 1,750.000 euro, sia dal punto di vista tecnico, per la complessità legata al fatto di mettere mano ad un edificio storico – ha spiegato il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Matteo Celebron –. Grazie ai lavori di recupero delle sale, riusciremo ad allargare gli spazi dell’edificio destinati all’esposizione di opere e agli uffici. Durante le prime fasi del cantiere, al piano nobile sono stati scoperti elementi decorativi pittorici parietali che intendiamo valorizzare”.
La copertura dell’estremità meridionale dell’ala ottocentesca, realizzata con tipologia curvilinea nel dopo guerra, è stata demolita e ricostruita in continuità con il tetto a falde dell’edificio. Al di sotto della copertura, nel sottotetto, un percorso, collegato con la nuova centrale di trattamento dell’aria, posta al di sopra di uno degli ambienti del piano nobile, verso corso Palladio, garantirà il passaggio di servizio, attraverso le capriate, per la manutenzione degli impianti. Alla centrale unità trattamento aria sarà possibile accedere da una nuova scala di servizio, inizialmente non inclusa nell’appalto, collocata all’interno di un piccolo cavedio.
Il cantiere, interrotto dall’emergenza pandemica, è ripreso nella primavera del 2020 e, a seguito delle prime indagini propedeutiche, a fine estate dello stesso anno è stata approvata una prima perizia di variante per un importo dei lavori complessivo di 1.630.000 euro.
Quest'ultima ha consentito l’approfondimento ulteriore dello scavo archeologico e delle decorazioni parietali al piano nobile, e più in generale l’avvio della fase di indagine strutturale, a completamento della campagna effettuata nel 2016-17.
Tra i primi interventi, resi possibili a seguito del montaggio della gru e dei ponteggi esterni, è stata effettuata la bonifica delle canne fumarie in amianto.
I ritrovamenti archeologici emersi durante gli scavi, oltre a costituire una nuova opportunità per il futuro museo, hanno comportato la redazione di un nuovo progetto di variante che ha comportato la riorganizzazione degli spazi e dei percorsi al piano terra, con la conseguente completa revisione dell’estremità meridionale dell’ala ottocentesca.
Inoltre, l’impossibilità di eseguire il consolidamento con micropali, ha comportato l’eliminazione del progetto per realizzare un piano intermedio interno. Sono stati ricollocati i servizi igienici con la relativa modifica al sistema dei percorsi sia orizzontali (piano terra) che verticali. Anche l’ascensore ha visto una modesta revisione a seguito del ritrovamento di un pozzo all’interno del perimetro di scavo.
L’area archeologica farà parte del museo e sarà visibile da un percorso perimetrale in parte realizzato su passerelle, che consentiranno il collegamento con il vano scala e l’ascensore.
Nelle prime fasi del cantiere, al piano nobile sono stati scoperti elementi decorativi pittorici parietali, che hanno richiesto una campagna di studi al fine di disporre di un adeguato quadro conoscitivo a supporto delle attività operative da condurre in cantiere e la valutazione di una loro possibile valorizzazione.
Nel corso dei lavori, oltre ai ritrovamenti archeologici, sono emerse alcune criticità in corrispondenza di pareti a confine, dove la muratura si è dimostrata fortemente compromessa, a seguito di interventi invasivi, su entrambi i lati, avvenuti anche in occasione delle nuove acquisizioni immobiliari per l’ampliamento del museo agli inizi del novecento. Per tali ragioni recentemente è stata è stata approvata una seconda perizia di variante per un importo lavori di 1.750.000 euro.
Tutte le attività sono state condotte con il supporto e la consulenza scientifica dei funzionari della Soprintendenza, sotto la direzione lavori dell'architetto Eugenio Vassallo. Progetto e direzione lavori a cura del servizio Manutenzioni del Comune di Vicenza.