Crolla il ghiacciaio della Marmolada: il video della frana, 6 dispersi e un ferito sono vicentini
Una carneficina, una tragedia inimmaginabile, quella che si è consumata sulla Regina delle Dolomiti... Sei le vittime, al momento, e 20 i dispersi.
I soccorritori dalle prime luci dell'alba si sono rimessi sulle tracce dei dispersi, 20 secondo le stime fornite questa mattina, dopo la tragedia della Marmolada. Ieri notte i droni hanno sorvolato la zona con telecamere per individuare il calore degli scalatori di cui non si hanno più notizie. Sei dispersi e un ferito sono Vicentini.
Crolla il ghiacciaio della Marmolada
“Quanto è successo oggi sulla Marmolada è una tragedia che ci tocca tutti e che ci colpisce profondamente. – dichiara il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia - La macchina della Regione Veneto è intervenuta con tutti i mezzi, gli operatori e i volontari possibili per portare in salvo i feriti, alcuni dei quali sono stati trasportati e presi in carico dalle nostre strutture ospedaliere. Continuo, soprattutto tramite la Protezione Civile e il Suem 118 regionale (i cui uomini e donne stanno dando il massimo, lavorando senza sosta), a seguire gli sviluppi di un incidente che si fa fatica ad accettare e a comprendere. Siamo vicini ai famigliari delle vittime di questa terribile domenica sulla Regina delle Dolomiti.”
Con queste parole il Governatore del Veneto ha voluto esprimere cordoglio per quella che non può essere definita se non una tragedia inimmaginabile. Sei le vittime, nove i feriti, 20 i dispersi. Sono i numeri aggiornati della catastrofe della Marmolada, il distacco di una parte dell'enorme ghiacciaio sulla Regina delle Dolomiti.
È purtroppo ancora provvisorio il bilancio delle vittime e dei feriti, a seguito del distacco del seracco dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca. Una valanga di neve, ghiaccio e roccia che nel suo passaggio ha coinvolto anche il percorso della via normale, mentre vi si trovavano diverse cordate, alcune travolte. Al momento sono stati recuperati 9 feriti - 2 trasportati all'ospedale di Belluno, uno più grave a Treviso, 5 a Trento - e purtroppo 6 persone sono state rinvenute senza vita.
Per il rischio di nuovi distacchi, l'elicottero di Trento ha provveduto ieri alla bonifica dell'area con la Daisy Bell per scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori. Sul posto gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore, di Dolomiti Emergency di Cortina, di Trento, della Protezione civile della Regione Veneto, dell'Air service center e le stazioni del Soccorso alpino bellunese e trentino.
Sei morti, 9 feriti e 20 dispersi, ma il bilancio potrebbe aggravarsi...
A Canazei, nella serata di ieri, sono arrivati due gruppi di parenti di vittime e dispersi. Le persone che hanno perso la vita sono tutte al palaghiaccio di Canazei dove è stata allestita una camera ardente, e proprio qui si sta svolgendo il doloroso compito del riconoscimenti dei corpi. Tra le vittime ci sono tre italiani, un cecoslovacco, un uomo e una donna non identificato. Ma il bilancio, purtroppo, è verosimilmente destinato ad aggravarsi nelle prossime ore.
E saranno le condizioni meteoriologiche a determinare l'efficacia dell'intervento dei soccorritori. C'è ancora un'enorme quantità di ghiaccio pericolante e il caldo delle ultime ore potrebbe far distaccare anche quella parte che si stima essere almeno lunga quanto due campi da calcio. Le ricerche dei dispersi sono proseguite questa notte con l'impiego di speciali droni dotati di termocamere in grado di individuare anche al buio una fonte di calore corporeo.
+39 0461 495272 è il numero da chiamare per segnalare il mancato rientro di amici e familiari da possibili escursioni durante la giornata odierna sul ghiacciaio della #Marmolada. Non utilizzare il numero per avere informazioni generali.
Sabato sulla Marmolada era stato raggiunto il picco record della temperatura rilevata: circa 10 gradi in vetta. La procura di Trento ha aperto un fascicolo sul crollo del seracco che ha causato la morte di almeno sei alpinisti e il ferimento di altri nove, due dei quali in gravi condizioni. Disastro colposo è il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti.
La massa di ghiaccio e roccia si è staccata dalla sua sede ed è scesa a una velocità di circa 300 chilometri all'ora. Una parte del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: è un fronte di ghiaccio di 200 metri con un'altezza di 60 metri e una profondità di 80 metri. Il tutto è disposto a 45 gradi di pendenza.
Al momento non sono ancora stati resi noti i nomi delle vittime. Tra i dispersi, invece, c'è il nome di Filippo Bari, 27enne di Malo. Oltre a lui potrebbero esserci anche altri alpinisti della sezione Cai di Malo, nel vicentino. Secondo alcune testimonianze, poi, tra i dispersi potrebbe anche esserci Davide Miotti, guida alpina di Tezze sul Brenta e la moglie Erica Campagnaro.
Miotti è molto conosciuto nel Bassanese, titolare di un negozio di articoli sportivi a Tezze. Scalatore da oltre 25 anni è un profondo conoscitore delle Dolomiti. Tra le persone che si stanno cercando ci sono anche una donna e un ragazzo di Pergine Valsugana, in Trentino. La valanga infatti ha travolto due cordate, una che proveniva dal Veneto dalla provincia di Vicenza e l'altra dal Trentino. Tra i feriti c'è un vicentino 27enne residente a Barbarano Mossano.