Ecco i “furbetti” delle seconde case sull’Altopiano di Asiago: sottratti redditi per circa un milione
Le attività di controllo sono state avviate già a partire dall’estate dell’anno 2020 caratterizzata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha avuto l’effetto di una consistente occupazione delle seconde abitazioni sotto forma di alloggio, anche da parte di turisti.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno intensificato le attività di controllo volte al contrasto delle irregolarità in materia di locazioni turistiche nell’Altopiano di Asiago, avviate già a partire dall’estate dell’anno 2020 caratterizzata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha avuto l’effetto di una consistente occupazione delle seconde abitazioni sotto forma di alloggio, anche da parte di turisti.
Ecco i “furbetti” delle seconde case sull’Altopiano di Asiago
Le attività ispettive hanno permesso di proporre il recupero, ad oggi, di redditi sottratti a tassazione per circa un milione di euro, nonché di irrogare sanzioni amministrative a imprese esercenti attività di intermediazione immobiliare per un importo pari ad 75.000 euro.
È questo il bilancio, parziale, delle investigazioni di polizia economico-finanziaria allo stato messe in campo dai finanzieri della Tenenza di Asiago, nell’ambito delle quali sono stati conclusi oltre 100 controlli nei confronti di proprietari di 86 appartamenti siti nell’Altopiano di Asiago e destinati, in forma non professionale, alla locazione turistica. Gli accertamenti ispettivi sono consistiti nel controllo del possesso dei titoli autorizzativi all’esercizio dell’attività, nell’avvenuta dichiarazione dei canoni di locazione percepiti in sede di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi, nella corretta registrazione dei contratti di locazione, nell’incasso e nel successivo versamento della tassa di soggiorno e nel rispetto degli obblighi di rendicontazione statistica delle strutture ricettive extralberghiere previste dalla Legge Regionale Veneto n. 11/2013.
Inoltre, le Fiamme Gialle asiaghesi, oltre al recupero a tassazione di canoni di locazione ed elementi positivi di reddito per circa 1 milione di euro, nel corso di appositi controlli amministrativi, hanno sanzionato 5 agenzie immobiliari e un bed & breakfast operanti senza i relativi titoli autorizzativi.
Le sanzioni irrogate per la violazione degli obblighi di rendicontazione statistica delle strutture ricettive extralberghiere, allo stato, sono state oblate nel 90% dei casi, dato che conferma la genuinità dell’azione investigativa eseguita dai finanzieri della Tenenza di Asiago.
Gli accessi ispettivi effettuati dai finanzieri della Tenenza di Asiago, oltre alla regolarità della posizione fiscale, sono stati finalizzati anche a verificare il corretto adempimento alle disposizioni del T.U.L.P.S. in materia di “comunicazione delle persone alloggiate”. Per quest'ultima ipotesi, 45 proprietari di immobili, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per non aver effettuato la comunicazione degli alloggiati all'Autorità di Pubblica Sicurezza, in violazione dell'art. 109 del T.U.L.P.S..
Peraltro, andando ad analizzare i dati statistici del turismo della Regione del Veneto recentemente pubblicati, si rileva, negli ultimi periodi, un notevole incremento delle presenze turistiche nella zona di Asiago e comuni limitrofi, territorio ad alta vocazione turistica, verosimilmente anche per effetto della “emersione” di potenziali sacche di irregolarità e per via della funzione di “stimolo” delle attività di controllo delle Fiamme Gialle alla completa e corretta dichiarazione di tutti gli aspetti fiscali connessi all’utilizzo di seconde e terze case nella zona dell’Altopiano.
L’operazione di servizio, che proseguirà in modo costante nel tempo, si inserisce nell’ambito di una mirata attività operata dalla Guardia di Finanza di Vicenza a tutela dei distretti turistici, finalizzata a contrastare fenomeni evasivi diffusi, in costante collaborazione con le Amministrazioni locali per il continuo rilancio del sempre più apprezzato territorio turistico montano vicentino, e soprattutto a difesa delle legittime aspettative di crescita degli affari tanto attesa dalle centinaia di operatori del settore onesti e rispettosi delle regole.