Delitto Marostica, l’omicida confessa: “L’ho uccisa perché la odiavo, mi faceva i dispetti”
Oltre l’arma del delitto, rinvenuta sulla scena, sono stati sequestrati e repertati gli abiti dell'omicida, nonché l’appartamento dove si è consumato l’omicidio.
Ha lasciato tutti sotto shock l'omicidio avvenuto nella giornata di domenica 24 aprile 2022, intorno alle 12.50. Una donna di 53 anni è stata uccisa nel centro di salute mentale di via del Lavoro, a Marostica.
Delitto Marostica, l’omicida confessa
Ha confessato Lisa Paiaro Bernato, classe 1968. E' stata lei a porre fine alla vita di Maria Cristina Cavedon, classe 1969 nella mattina di domenica. Alle ore 12.45 circa, la donna aveva chiamato i Carabinieri al 112 e con voce agitata aveva riferito di aver ucciso la coinquilina con un coltello e che voleva costituirsi.
Il motivo? L’aveva uccisa perché le faceva i dispetti, perché la odiava e che lei, in un momento di rabbia, l'ha colpita al cuore ed al collo con un coltello. La donna ha inoltre spiegato di abitare a Marostica, in un appartamento per persone con disagi psichiatrici.
La Gazzella dei carabinieri, pochi minuti dopo, raggiungeva l’indirizzo fornito ed effettivamente, all’interno di questo appartamento, trovava il corpo esanime di Cavedon, riversa a terra e con evidenti ferite da taglio sul torace e sul collo. I militari individuavano anche la denunciante che provvedevano a far accompagnare presso gli uffici di Bassano del Grappa da un’altra pattuglia nel frattempo sopraggiunta.
E' stata arrestata
Il Pubblico Ministero di turno, la Dottssa Barbara De Munari, conduceva l’interrogatorio dell’indagata, al termine del quale, raccolto un quadro più che chiaro degli accadimenti, disponeva l’arresto e la traduzione presso la Casa Circondariale di Verona. Oltre l’arma del delitto, rinvenuta sulla scena, venivano sequestrati e repertati gli abiti dell'omicida, nonché l’appartamento dove si è consumato l’omicidio, il tutto finalizzato alla acquisizione di inconfutabili fonti di prova.