Ampliamento dell’istituto agrario Parolini: la Provincia di Vicenza investe 7 milioni di euro
Il cronoprogramma prevede che nel 2022 si proceda con la progettazione definitiva (attualmente in corso), quella esecutiva e l’affidamento dei lavori tramite gara.
La Provincia di Vicenza ha presentato questa mattina il progetto di ampliamento che prevede di riunire in un unico plesso le attuali due sedi, trasformando l’attuale complesso scolastico di via San Bortolo in una cittadella scolastica moderna e funzionale.
Ampliamento dell’istituto agrario Parolini
Un intervento da 7 milioni di euro messi a disposizione dalla Provincia di Vicenza grazie anche al finanziamento dell’Unione Europea tramite i fondi Next Generation EU. Il progetto è stato illustrato nella sede dell’istituto Parolini, a ridosso del quale verrà costruito l’ampliamento. Presenti il presidente della Provincia Francesco Rucco, il consigliere con delega all’edilizia scolastica Davide Berton, i sindaci Elena Pavan e Francesco Dalmonte, rispettivamente di Bassano del Grappa e Pove del Grappa, la dirigente scolastica Carla Carraro con il vicepreside Emanuel Rigon, il dirigente provinciale dell’Area Tecnica Filippo Squarcina, il Rup Laura Pellizzari e i progettisti Sinergo Spa e Mide Architetti.
Presente anche Orio Mocellin, ex sindaco di Pove e memoria storica di un intervento richiesto già da qualche anno e che si sta concretizzando ora anche grazie al fattivo interessamento della vicepresidente della Provincia Maria Cristina Franco e della ex consigliera provinciale all’edilizia scolastica Cristina Balbi.
“Diamo una sede nuova ad un istituto storico -ha commentato il presidente Rucco- il vicentino è un territorio a tradizione agricola e mantiene forte il legame con la terra. I giovani guardano a questo settore con interesse ed è nostro dovere investire nella formazione agraria, per i benefici che l’agricoltura sostenibile e lo sviluppo rurale portano al territorio in termini di valorizzazione, gestione dell’ambiente e, non da ultimo, tutela delle biodiversità e promozione dei prodotti locali.”
Gli obiettivi dell’ampliamento sono due: il primo è di riunire tutti gli studenti in un unico luogo, a ridosso dei terreni a loro servizio, in modo da facilitare l’organizzazione didattica e la logistica, ma anche per far interagire i ragazzi, farli crescere assieme con le medesime opportunità e gli stessi servizi. Il secondo è di mettere a disposizione di studenti e insegnanti locali confortevoli e tecnologia d’avanguardia.
“Oggi la scuola conta 650 studenti -ha affermato la preside Carraro- ma per l’anno prossimo gli iscritti sono 700, segno che i ragazzi sono interessati a questo percorso di studi. Il progetto si inserisce bene in un contesto agricolo e ci permette di ampliare l’offerta di laboratori, puntando in particolare sulle produzioni locali.”
Professionalità di cui il territorio ha bisogno, come hanno sottolineato i sindaci Pavan e Dalmonte, che hanno anche evidenziato gli ottimi collegamenti ciclabili dell’istituto con i due paesi, tali da renderlo facilmente raggiungibile in sicurezza.
L’area individuata per realizzare l’ampliamento ricade nel territorio comunale di Pove del Grappa ed è situata a nord degli attuali corpi di fabbrica adibiti ad aule e laboratori. E’ attualmente di proprietà della Fondazione Pirani-Cremona con cui si è instaurato un buon rapporto di collaborazione. Il progetto prevede la realizzazione di due edifici collegati fra loro che dialogano e si integrano con il complesso esistente. L’intervento sarà rispettoso del contesto agricolo in cui si inserisce, interpretando in chiave moderna l’architettura rurale e proponendo soluzioni innovative dal punto di vista tecnologico, impiantistico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale antisismica.
Concluse le attività di bonifica bellica
Il cronoprogramma prevede che nel 2022 si proceda con la progettazione definitiva (attualmente in corso), quella esecutiva e l’affidamento dei lavori tramite gara. Se non ci sono intoppi, all’inizio del nuovo anno partiranno i lavori di costruzione dell’ampliamento, che dovrebbero concludersi in un paio d’anni.
Sono invece ormai concluse le attività di bonifica bellica e le verifiche archeologiche con trincee esplorative. Naturalmente durante il cantiere l’istituto continuerà ad essere operativo e l’esecuzione dei lavori avverrà creando il minore disagio possibile.
“Il Pnrr detta tempi precisi e vincolanti -ha concluso il consigliere Berton- c’è un’ottima sinergia tra tutte le parti in causa, la scuola, la Provincia, i Comuni, i progettisti e questo ci fa ben sperare sul rispetto dei tempi. Ringrazio in particolare i tecnici provinciali, che stanno seguendo e gestendo interventi sul territorio per oltre 30 milioni di euro.”
Stato di fatto
L’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore (ISISS) “Alberto Parolini”, è situato nella punta meridionale della Valbrenta, al confine tra i comuni di Bassano del Grappa e Pove del Grappa. Si colloca in un contesto agricolo delimitato ad ovest dal Fiume Brenta e ad est dal Canale artificiale Ca’Barzizza di Enel Green Power S.p.A.
Il complesso scolastico comprende la sede principale di via San Bortolo 19, con l’annessa azienda agraria didattico-sperimentale, e la sede staccata di via Sonda, entrambe in comune Bassano del Grappa.
Nella sede principale sorgono più edifici, alcuni ricadenti in comune di Bassano del Grappa, altri in comune di Pove del Grappa. La secentesca Villa Gheltoff Rubbi è sede degli uffici amministrativi della scuola. Le barchesse risalenti all’Ottocento sono adibite ad aule e laboratori. Altre aule sono momentaneamente ospitate nell’edificio prefabbricato posizionato sul piazzale del parcheggio. La ex porcilaia è ora adibita a punto vendita dei prodotti dell’azienda agraria.
L'intero plesso ospita complessivamente 650 studenti suddivisi in 17 classi nella sede centrale e 13 nella sede succursale, per un totale di 30 classi.
Per l’anno scolastico 2022-2023 l’Istituto ha attivi due indirizzi didattici:
professionale con tre possibili declinazioni
- agricoltura sostenibile, sviluppo rurale e valorizzazione del territorio
- gestione delle risorse forestali, parchi e giardini
- filiera agroalimentare e valorizzazione dei prodotti.
tecnico con tre possibili declinazioni:
- produzioni e trasformazioni
- gestione dell'ambiente e del territorio
- viticoltura ed enologia.
Il progetto di ampliamento
L’ampliamento dell’istituto Parolini viene realizzato a nord della scuola esistente, in un terreno che si trova nel comune di Pove del Grappa.
Il progetto si fonda su due strategie chiare: la volontà di mettere in relazione la nuova costruzione con gli edifici esistenti e la necessità di mantenere un traguardo visivo verso gli scorci più significativi: il Monte Grappa e il fiume Brenta.
Sono previsti due corpi di fabbrica collegati fra loro. Il primo, più basso, rivolge le funzioni più pubbliche verso l’ingresso alberato. Il secondo si sviluppa su due piani e conta 23 aule per la didattica, oltre a blocchi di servizi igienici e ripostigli. Le aule sono distribuite equamente tra piano terra e primo piano.
L’edificio pubblico sarà a servizio della scuola, con aula magna, sala professori, centrale termica e rivendita prodotti agricoli. Avrà però anche una destinazione aperta, di collegamento della scuola con il territorio. Un ruolo fondamentale, perché un istituto scolastico non è mai un’isola, ma interagisce con la comunità con cui è inserito. Discorso che vale ancor più per un istituto agrario, dove si studiano la cura e la gestione del territorio e che pertanto deve avere uno scambio e un confronto costante con il territorio su cui insiste.
L’ampliamento, pur discostandosi dall’esistente per il suo linguaggio contemporaneo, dialoga con il complesso rurale esistente.
Per razionalizzare l’impianto complessivo dell’area, verranno demoliti tre edifici: il blocco prefabbricato che oggi ospita alcune aule, l'ex porcilaia oggi rivendita dei prodotti dei campi coltivati dalla scuola e il torrino posto a nord, tra l'edificio esistente e il nuovo intervento. Il progetto mantiene un chiaro carattere contemporaneo, caratterizzato da scelte tecnologiche che lo rendono un edificio dal basso consumo energetico e ad elevato comfort ambientale.
Impianto fotovoltaico in copertura
L’impiantistica elettrica tiene conto non solo delle ultime normative in materia di efficientamento energetico, ma anche dell’utilizzo degli impianti e del comfort degli occupanti la struttura. Gli edifici saranno dotati di un alto grado di multimedialità e connettività, per poter consentire l’accesso alle lezioni sia da locale che da remoto. La struttura avrà un impianto fotovoltaico in copertura.
La climatizzazione degli spazi interni sarà realizzata mediante un impianto a pannelli radianti a pavimento per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo, con distribuzione di aria primaria. Tale tecnologia assicura un’ottima qualità dell’aria, limita il sollevamento di polvere e produce un elevato livello di benessere globale, grazie al comfort ambientale distribuito su tutto il locale.
Il progetto illuminotecnico valorizza gli spazi a seconda della funzione a cui sono destinati, ponendo attenzione all’illuminamento interno e la sua uniformità, l’abbagliamento, il contrasto e la resa cromatica. Viene massimizzato lo sfruttamento della luce naturale grazie a grandi vetrate, integrata con luce artificiale con l’’obiettivo di distribuire adeguatamente la luce all’interno degli ambienti in base ad esigenze dell’utenza, clima locale e risparmio energetico.
Ogni aula sarà quindi dotata di proprio sensore combinato movimento + luminosità che andrà a regolare automaticamente la luce, combinando la luce naturale e l’apporto di luce artificiale in funzione dell’utilizzo.
L’edificio sarà dotato di un sistema di gestione e controllo degli impianti Building Management System (BMS). Un vero e proprio centro operative dell’edificio in grado di comunicare eventuali allarmi tecnici al personale manutentivo, per gestire le manutenzioni ordinarie e straordinarie e avere report dei consumi per il costante monitoraggio delle prestazioni energetiche. Il progetto prevede anche la sistemazione dell’area esterna.
La viabilità di accesso a tutta l'area non verrà modificata, ma verrà implementata tramite la realizzazione di una pista ciclabile che affiancherà il viale alberato di ingresso.
Tra il nuovo edificio e gli edifici esistenti verrà realizzata una pavimentazione, una piccola piazza, con alberature per l’ombreggiamento ed elementi di arredo urbano per favorire lo svago, l’attesa e il relax.
Il resto della superficie adiacente al nuovo ampliamento sarà prevalentemente a manto erboso. È prevista inoltre la messa a dimora di alberature autoctone a foglia caduca, ad alto fusto e a rapido accrescimento per mitigare e migliorare la radiazione solare in base alle stagioni.
Considerando il bacino d'utenza molto ampio, anche da province diverse, è previsto il ripristino del parcheggio esistente previa rimozione dell'edificio prefabbricato.