Sarcedo

Fermano un’auto sospetta: era intestata a un “prestanome”, a bordo materiale utile allo scasso

I militari avevano notato transitare più volte a velocità lenta e con fare sospetto, un'Audi A3 di colore scuro che ad un certo punto, arrestava la marcia, restando ferma per alcuni secondi.

Fermano un’auto sospetta: era intestata a un “prestanome”, a bordo materiale utile allo scasso
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Prosegue l'attenta azione di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Thiene che, in linea con le direttive del Comandante Provinciale di Vicenza, Colonnello Nicola Bianchi, una sera di fine novembre scorso, militari del nucleo operativo radiomobile in una strada del comune di Sarcedo, durante specifici e mirati servizi finalizzati alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, notavano transitare più volte a velocità lenta e con fare sospetto, un'Audi A3 di colore scuro che ad un certo punto, arrestava la marcia, restando ferma per alcuni secondi.

Fermano un’auto sospetta

Simultaneamente, i carabinieri in borghese, avendo intuito trattarsi di probabili individui dediti alla commissione di furti e considerando la possibilità che gli stessi potessero essere armati, con le cautele opportune riducevano la distanza rispetto al veicolo sospetto, richiedendo rinforzi. La manovra di avvicinamento effettuata dai militari induceva il conducente dell’auto a bloccarsi senza permettergli nessun tentativo di guadagnare la fuga. Il conducente della vettura, ormai bloccato, era sottoposto a perquisizione personale e veicolare. All'interno del baule dell’auto, infatti i militari rinvenivano e sottoponevano a sequestro penale: diversi paia di guanti, due flessibili, un piede di porco, una mazza e un attrezzo artigianale costruito per aprire porte e finestre, due cellulari e una radio ricetrasmittente tipo scanner "accesa e in funzione ".

Il soggetto, pertanto, veniva condotto presso il Comando di via Lavarone e compiutamente identificato in Z.A., 33enne di origine albanese abitante nell’alto vicentino, già noto alle forze di polizia. Visto il tipo materiale sequestrato a suo carico, lo stesso è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.

Le indagini nel frattempo sono state approfondite a carico del veicolo accertando che il proprietario, un cittadino rumeno, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, della provincia di Bergamo, era intestatario di oltre 150 veicoli con il chiaro intento di “noleggiare” le sue auto ad altri criminali che poi le utilizzavano per commettere reati predatori e non solo, eludendo o rendendo difficoltosi gli eventuali i controlli di polizia.

Infatti, dopo i vari accertamenti tramite la Motorizzazione Civile e l’ACI di Vicenza a distanza di sessanta giorni previsti, è stato quindi possibile contestare al conducente, l’articolo 94 bis comma 2 del codice della strada che prevede la” confisca definitiva del veicolo”. Infatti, grazie a questo provvedimento e alla forte sinergia tra forze di polizie del territorio, gli agenti della polizia locale di Caldogno proprio giovedì scorso, poco prima di mezzogiorno, durante un controllo alla circolazione stradale, hanno intercettato in via Pasubio di Costabissara l’Audi A3 guidata sempre dallo stesso cittadino albanese. Dopo averla fermata per gli approfondimenti del caso sono state eseguite le successive formalità di rito ed il veicolo è stato confiscato definitivamente. Infatti, dopo avergli tolto le targhe di circolazione è stato cancellato dal pubblico registro automobilistico e ceduto ad un autosoccorso del luogo per la successiva rottamazione.

L'importante intervento realizzato congiuntamente dai carabinieri del NOR di Thiene e gli agenti della Polizia Locale di Caldogno, sempre disponibili e molto sensibili al coordinamento tra le forze di polizia sul territorio ha senza ombra di dubbio, evitato che gli eventuali propositi criminosi del conducente del veicolo potessero essere portati a compimento mediante la commissione di altri reati ovvero che lo stesso veicolo passasse di mano ad altri soggetti che lo potessero utilizzare per commettere crimini diversi.
Gli attenti servizi di controllo del territorio proseguiranno sempre al fine di garantire la sicurezza generale.
Si precisa che le perquisizioni, il sequestro e il conseguente deferimento in stato di libertà sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte dei reparti procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alle vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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