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Contrasto alla violenza contro le donne, a Vicenza firmato il protocollo di rete

Con questo protocollo si concretizza una rete tra numerosi soggetti in grado di intervenire in base alle necessità manifestate, in modo rapido, puntuale ed efficace.

Contrasto alla violenza contro le donne, a Vicenza firmato il protocollo di rete
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È stato firmato nella sede della Provincia di Vicenza il “Protocollo di rete per il contrasto alla violenza contro le donne nell’ambito territoriale dell’azienda Ulss8 Berica nella provincia di Vicenza”.

Contrasto alla violenza contro le donne

L’obiettivo è la costituzione di una rete tra istituzioni, enti locali e strutture di sostegno alle donne vittime di violenza per promuovere strategie operative condivise e realizzare interventi di prevenzione e contrasto ai fenomeni di violenza nei confronti delle donne per individuare le metodologie di intervento più idonee ed efficaci che i soggetti coinvolti devono adottare, ciascuno secondo le rispettive priorità, professionalità e ambiti di competenza.

Alla presenza del ministro alla disabilità Erika Stefani e dell’assessore regionale alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin,hanno firmatoil protocollo il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, il prefetto Pietro Signoriello, i rappresentanti delleForze dell'Ordine e delle Forze di Polizia Locali, delTribunale di Vicenza, dellaProcura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, dei Centri Antiviolenza, delle Case rifugio, delle Case di secondo livello (Associazione donna chiama donna per il Ceav, la casa rifugio Villaggio SOS di Vicenza, la casa rifugio Meneghini- Villa Savardo di Breganze) il Servizio Protezione e Tutela dei Minori del Comune di Vicenza, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto – Ambito territoriale di Vicenza, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Vicenza, l’Ordine degli Avvocati di Vicenza, i Comuni costituenti l’ambito territoriale dell’Azienda ULSS 8 “Berica”, l’Aulss 8 Berica, i rappresentati dalla Conferenza dei Sindaci, la Consigliera di Parità della Provincia.

“Continua l’impegno dell’amministrazione a sostegno delle donne che subiscono violenza – ha ricordato il sindaco Francesco Rucco -. Con questo protocollo si concretizza una rete tra numerosi soggetti in grado di intervenire in base alle necessità manifestate, in modo rapido, puntuale ed efficace. Inoltre ricordo che il Comune di Vicenza si è attivato per mettere a disposizione una nuova sede del Centro antiviolenza, nel quartiere dei Ferrovieri, edificio che ha dimensioni e spazi più adatti ad accogliere persone che hanno subìto violenze fisiche e psicologiche”

La firma del protocollo è un passaggio fondamentale soprattutto in questo momento in cui notiamo un importante e preoccupante aumento del numero di donne che chiedono aiuto perché vittime di violenza e che trovano sostegno nell’ambito delle nostre strutture – ha dichairato l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto -. Il lavoro per la costituzione del protocollo è stato avviato dal Comune di Vicenza in qualità di ente capofila dell’Ambito territoriale sociale Ven6e finalmente giungiamo alla firma del documento. Ringrazio tutti gli enti coinvolti per la collaborazione e in particolare il prefetto di Vicenza che ci ha permesso di concludere l’iter, grazie al suo coinvolgimento in prima persona”

Con il protocollo si mette in atto la Legge regionale 23 aprile 2013, che, per “prevenire e contrastare la violenza contro le donne” prevede “di consolidare ed estendere la rete territoriale istituzionale dei soggetti e dei servizi, favorendo la messa in comune di informazioni, buone pratiche ed esperienze formative attraverso la stipula di accordi tra istituzioni”.

Il Comune di Vicenza – ente capofila dell'Ambito territoriale Sociale Ven6 - si è in questo senso adoperato fin da subito per valorizzare le procedure di collaborazione esistenti e pervenire alla sottoscrizione di un unico protocollo con tutte le parti interessate. Nel 2019 è stato avviato un tavolo di confronto che ha portato alla definizione della prima bozza del protocollo che è stato successivamente trasmesso a tutte le parti interessate per una valutazione ed eventuali integrazioni il 5 marzo del 2020. Gli eventi legati alla crisi sanitaria hanno determinato un ritardo nella sottoscrizione e nel marzo del 2021, grazie al decisivo intervento della Prefettura, l'iter procedurale è stato riattivato giungendo a dicembre 2021 alla stesura della bozza definitiva dello stesso.

Il Comune di Vicenza è il capofila e si coordina con il Comune di Arzignano, nei rispettivi Ambiti Territoriali Sociali.

Gli obiettivi del Protocollo sono numerosi: la promozione della conoscenza dei servizi e degli interventi anche già esistenti nell’ambito della rete medesima al fine di garantire una risposta omogenea, efficace e coordinata da parte di tutti gli operatori; la condivisione di procedure codificate di accoglienza e presa in carico delle vittime, di invio delle donne a prestazioni specialistiche o a servizi territoriali e di monitoraggio dei percorsi delle donne alfine di sviluppare strategie operative di intervento che permettano azioni efficaci ed integrate a tutela della sicurezza, della salute e della protezione delle donne e dei loro figli.

Inoltre il protocollo prevede l’avvio e il rafforzamento di interventi rivolti agli autori di violenza al fine di prevenire i comportamenti maltrattanti e ridurne il rischio di recidiva e la realizzazione di interventi di formazione e di aggiornamento professionale al fine di specializzare gli operatori della rete territoriale nella prevenzione e contrasto della violenza e nel sostegno alle donne.

E’ prevista la creazione, il mantenimento e il rafforzamento di sinergie e collaborazioni con soggetti esterni a coloro che hanno sottoscritto il presente protocollo.

Verrà studiata la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione per far emergere fenomeni di disagio, maltrattamento, violenza nei confronti delle donne e la promozione di percorsi educativi rivolti alle scuole per prevenire e contrastare la violenza contro le donne attraverso l’educazione ai diritti umani e al rispetto della pari dignità delle persone.

Sarà predisposta l’organizzazione di momenti di studio e confronto sugli sviluppi normativi internazionali, nazionali e regionali in materia di diritti umani, prevenzione e contrasto della violenza contro le donne, protezione delle vittime.

Infine i soggetti coinvolti si impegnano a promuovere e incrementare la raccolta dei dati sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne, nel rispetto della privacy, della riservatezza e della sicurezza delle donne.

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