Il video della giovane aquila che viene liberata dopo esser stata curata al Centro di Recupero Rapaci
Ogni anno in questo centro vengono curati e riabilitati tra i 150 e i 200 rapaci all’anno un numero incredibile che testimonia un impegno unico.
E' tornata sui suoi monti l'aquila liberata a Cogollo del Cengio dopo essere stata curata al Centro di Recupero Rapaci di Fimon.
Giovane aquila che viene liberata
Ad organizzare l’evento il Consiglio Regionale del Veneto, era presente il consigliere provinciale con delega alla Polizia Provinciale Mattia Veronese affiancato dal comandante Claudio Meggiolaro. La Provincia di Vicenza gestisce il Centro Recupero Rapaci dove l’aquila è stata curata con passione e competenza da Alberto Fagan.
“Il Centro di Fimon è attivo dal 1983 -ha sottolineato Veronese- e rappresenta un presidio di salvaguardia del patrimonio faunistico vicentino. Fagan è uno dei più grandi esperti di cura dei rapaci a livello internazionale, a lui vengono affidati rapaci debilitati o feriti che grazie a lui possono tornare in salute ad abitare il nostro territorio.”
L'aquila liberata è entrata nel Centro di Fagan lo scorso agosto. Pesava 3,3 kg e dalle analisi fatte in collaborazione con il dottor De Logu dell'Università di Bologna è emerso un leggero saturnismo. Ora l'animale pesa 4,5 kg, è in forma fisica perfetta ed è pronto a tornare nei suoi monti, dotato di una trasmittente che consentirà di seguirne gli spostamenti.
Nel Vicentino ci sono 5/6 coppie di aquile, alcune nidificanti. Le zone principalmente frequentate da questi rapaci sono Pasubio, Carega, Altopiano, Valsugana, Grappa. Solitamente il loro territorio è stimato in un raggio di 6 km dal nido.
Un volo che diventa un simbolo
“Abbiamo liberato un’aquila nel cielo delle montagne vicentine, un aquilotto, curato grazie alla passione del Centro di recupero Rapaci di Fimon, tornato libero, quasi a voler simboleggiare quella guarigione e liberazione dal Covid che noi tutti auspichiamo”.
Così il presidente del Consiglio regionale di Vicenza, Roberto Ciambetti, dopo la liberazione del rapace in località Barricatella in quel di Cogollo del Cegio lungo la Strada provinciale che conduce ad Asiago.
“Liberiamo quest’Aquila a pochi giorni dall’inserimento nella tra i principi fondamentali della nostra carta costituzionale della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi – ha detto Ciambetti – ma il Veneto non aveva atteso di certo questa integrazione della Costituzione per difendere l’ecosistema e proprio il Centro Rapaci di Fimon nel Vicentino, diretto con rara passione da Alberto Fagan, è un esempio di tutela della fauna selvatica: ogni anno in questo centro vengono curati e riabilitati tra i 150 e i 200 rapaci all’anno un numero incredibile che testimonia un impegno unico. Quest’aquila liberata è un esempio concreto nella tutela dell’ecosistema da parte della Regione, è un simbolo per noi tutti, con la speranza oggi più che mai sentita di tornare a una vita libera, più sana, ecosostenibile e soprattutto più serena”.