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Vicenza, uccide un piccione sbattendolo contro un parchimetro: “Mi infastidiva, stavo lavorando”

Il povero volatile è caduto a terra ed è morto tra atroci sofferenze, il tutto davanti a una giovane donna che ha reagito urlando davanti a tanta violenza.

Vicenza, uccide un piccione sbattendolo contro un parchimetro: “Mi infastidiva, stavo lavorando”
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I piccioni sono animali ormai presenti in tutte le città e a cui siamo tutti abituati.

Vicenza, uccide un piccione sbattendolo contro un parchimetro

Non era evidentemente dello stesso parere l’uomo che a Vicenza, alcune settimane fa, ha ritenuto normale prenderne uno e sbatterlo violentemente contro un parchimetro. Il povero volatile è quindi caduto a terra ed è morto tra atroci sofferenze, il tutto davanti a una giovane donna che ha reagito urlando davanti a tanta violenza. A seguito della segnalazione ricevuta, le guardie zoofile del posto hanno rintracciato il killer che si è giustificato dicendo che l’animale lo infastidiva e sporcava il lavoro che stava facendo in un cantiere attiguo al luogo dell’uccisione.

“Al giorno d’oggi si stanno perdendo completamente il rispetto e l’empatia”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Se il piccione stava realmente dando fastidio, si poteva fare allontanare in tantissimi modi. Spesso è sufficiente un battito di mani o un altro rumore per far sì che volino via. Magari tornano, ma basta fare nuovamente un rumore per farli allontanare. Capisco che possa essere una seccatura se si sta lavorando, ma davvero non capisco come si possa arrivare a commettere un gesto tanto crudele. Già che l’aveva preso in mano, poteva semplicemente portarlo fuori dal cantiere – come in effetti ha fatto – senza però ucciderlo in quel modo così brutale e violento.”

“Ovviamente il nostro team legale è già al lavoro per sporgere denuncia a suo carico ai sensi dell’art. 544- bis del Codice Penale che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni. L’articolo in questione punisce chi uccide un animale ‘per crudeltà o senza necessità’ e direi che questo è certamente il caso. Comunque, come ogni volta che ci si trova davanti a situazioni come queste, torno a ripetere che questa è una persona che va tenuta sotto controllo perché un tale gesto di rabbia e di violenza contro un animale indifeso può essere un campanello d’allarme molto grave sulla pericolosità sociale di questo individuo. Chi reagisce in questo modo al fastidio provocato da un semplice piccione ci può mettere molto poco a fare il passo successivo e avere questo tipo di comportamento anche verso altre persone”, conclude Rosati.

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