Truffati dalle banche, via libera dall'Ue: "Non sono aiuti di Stato"

Banche Venete, dopo le dichiarazioni della commissaria europea Verstager, domani forse la firma di Tria ai decreti attuativi: "Ok a rimborsi fino all'80%".

Truffati dalle banche, via libera dall'Ue: "Non sono aiuti di Stato"
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Truffati dalle banche, via libera dall’Ue: “Non sono aiuti di Stato”. Domani potrebbe essere la data fatidica della firma da parte del ministro Tria dei decreti attuativi della legge sui rimborsi ai risparmiatori traditi (o truffati) dalle banche venete. La voce circola insistentemente negli ambienti anche finanziari che stanno seguendo la viocenda con una certa apprensione. Salvini e Di Maio stanno facendo pressing sul ministro che da tempo aveva messo in “stand-by” i decreti già formulati da tempo, in attesa di avere “indicazioni” da Bruxelles. E queste, in effetti, oggi sono arrivate.

La commissaria danese: “Il Fir non è contrario alla libera concorrenza, non sono aiuti di Stato”

Da parte della commissaria europea alla concorrenza, la danese Margrethe Vestager. Ha infatti riferito agli europarlamentari David Borrelli (ex M5S oggi gruppo misto) e Isabella De Monte (Socialisti e Democratici) che il Fir (Fondo indennizzo ai risparmiatori) previsto all’interno della legge di bilancio non è contrario alle norme per la libera concorrenza emanate dall’Ue e quindi non si sarebbe in presenza di “aiuti di Stato”. Dunque, rimborsi subito, senza dover presentare ulteriori “prove” di essere stati raggirati e. soprattutto, senza arbitrati. Parole che assumono oggi un peso notevole e che quindi potrebbero aver causato questa “accelerata” da parte del ministro Tria. Una grande notizia per i risparmiatori veneti, dunque, ma che finché non vedranno i contenuti definitivi dei decreti attuativi non potranno ancora esultare, troppo spesso sono rimasti delusi da false speranze. Le parole della Verstager potrebbero anche essere state “influenzate” dalla recentissima, clamorosa, decisione della Corte di Giustizia Europea su una vicenda che, in qualche modo, presenta similitudini (in difetto) con quanto accaduto in Veneto. Ci riferiamo alla sentenza che ha annullato la decisione della Commissione Europea di bocciare il piano di copertura delle perdite messo in atto dal Fitd (Fondo interbancario di tutela dei depositi), che costituiva condizione essenziale dell’aumento di capitale da parte della Banca Popolare di Bari per l’acquisizione di Banca Tercas.

Resta lo scontro interna alla Lega

Ora sembra proprio che “la palla” passi in mano al governo italiano, dove sul tema banche venete esiste un dibattito aperto tra M5S e Lega o, per meglio dire, tra Lega e Lega. A non essere daccordo sono infatti le due anime del Carroccio, qualla più nazional popolare salviniana e quella più vicina al mondo finanziario che fa riferimento a Giorgetti.

“Una posizione, quella di Giorgetti e Bitonci, che oggi esce indebolita dopo le dichiarazioni della Vestager – commenta Andrea Arman, presidente del Coordinamento don Torta che da anni difende i risparmiatori truffati -. Proprio loro sostenevano la necessità di un arbitrato per poter rientrare nei dettami europei, posizione che è stata clamorosamente smetita dalla commissaria europea”.

Rimborsi possibili fino all’80%

Per la Vestager, secondo quanto riportato dai due parlamentari europei presenti all’incontro, il rimborso potrebbe arrivare fino all’80% senza che siano violate le regole europee, distinguendo tuttavia coloro che erano perfettamente al corrente del rischio a cui andavano incontro ed erano operatori della finanza e chi, invece, hanno utilizzato l’azionariato popolare come forma di accantonamento dei loro risparmi.

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