Recoaro

Bufera sul bunker museo a Recoaro: le guide vestite con le divise dei soldati nazisti

Il Governatore del Veneto Luca Zaia ha pubblicizzato il sito storico, ma poi dopo le polemiche il post è stato cancellato, con le scuse dalla Presidenza della Regione...

Bufera sul bunker museo a Recoaro: le guide vestite con le divise dei soldati nazisti
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Totem interattivi, pannelli espositivi, visori in tre dimensioni... e fin qui tutto bene nel sito storico della Seconda guerra mondiale all'interno dell'area termale di Recoaro appena riqualificato. Peccato che poi, nel bunker museo, ad accogliere i visitatori ci fossero guide vestite con le divise militari dell'epoca, e quindi delle forze armate tedesche. Foto di copertina dalla pagina Facebook Anpi 

Bufera sul bunker museo a Recoaro

Nemmeno il tempo di inaugurare un museo che lo stesso viene travolto da una vera e propria bufera mediatica. A Recoaro, infatti, da poco è stato tagliato il nastro del museo bunker di Albert Kesselring, comandante supremo delle forze naziste nella Seconda guerra mondiale, costruito nell'area termale.

Le guide vestite con le divise dei soldati nazisti

Fosse stato per il sito in sé, però, non ci sarebbe stato nulla di sbagliato: si tratta di un museo che, come tutti gli altri, ha bisogno di un rilancio dopo i mesi difficili della pandemia. E quindi ben vengano anche i post sui social per promuoverlo. Peccato che a scortare i visitatori nel bunker ci fossero delle guide vestite con le divise naziste.

Zaia fa marcia indietro e... la Regione si scusa

E la trovata non è proprio piaciuta. Tanto che pure il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha dovuto fare marcia indietro. Sì, perché il Presidente della Regione, inizialmente aveva dato visibilità al sito storico con un post su Facebook. Ma l'aspetto delle divise naziste non è proprio sfuggito e così il numero uno in Regione ha dovuto cancellare il contenuto pubblicato sui social.

"Tutte le attività sui profili social riguardanti la promozione del territorio sono svolte in assoluta autonomia da una apposita struttura", sulla quale il presidente Zaia "non esercita un diretto e costante controllo", ma "tutto ciò premesso, la Presidenza si scusa, a nome della struttura responsabile, con tutte le parti che si siano sentite in qualche modo ferite da questo post".

La reazione dell'Anpi del Veneto

L'ANPI del Veneto esprime sconcerto e indignazione nel leggere articoli e ancor più il post pubblicato nella pagina facebook del presidente Zaia relativi all'apertura di uno "spazio museale" in uno dei bunker costruiti dai nazisti presso le Fonti di Recoaro Terme, dato che nell'ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale l'intero compendio termale delle Regie Fonti di Recoaro fu scelto dal feldmaresciallo Kesselring come suo quartier generale.

A parte il fatto che i soldi della Regione potrebbero essere spesi per cause più meritorie, nulla da eccepire se la riqualificazione del bunker fosse motivata da uno scopo di approfondimento dei terribili eventi bellici che nella nostra regione si prolungarono fino alla fine di aprile del 1945 e anche talora ai primi di maggio, in coincidenza con la ritirata delle truppe naziste.

Però che la visita guidata venga fatta da persone in divisa d'epoca della Wehrmacht lascia increduli tutti coloro che, nel rispetto della storia e della nostra Costituzione, condannano nazismo e fascismo e l'occupazione nazista dell'Italia che tanti lutti ha provocato al nostro Paese. Questa scelta, oltretutto, cade proprio in coincidenza con l'8 settembre, che vide l'ex alleato diventare nemico, la deportazione degli ebrei e degli IMI, l'esecuzione di terribili stragi ai danni della popolazione civile (ricordiamo Marzabotto o S. Anna di Stazzema, per citare solo le più famose; ce ne furono ovunque, anche nella nostra regione), l'esecuzione di partigiani e altro ancora.

Al Presidente della nostra regione non è venuto in mente che una rievocazione storica dovesse essere fatta con una seria contestualizzazione, senza prestare il destro a inquietanti spettacolarizzazioni? Nella temperie che stiamo vivendo, in cui uomini politici pensano di dedicare strade e parchi a Arnaldo Mussolini o addirittura a Hitler, per non parlare di Almirante, chiediamo ai rappresentanti delle Istituzioni massimo rispetto della Costituzione su cui hanno giurato e dunque condotte chiaramente antifasciste".

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