Il vicesindaco di Quinto "sceriffo" segnala individui sospetti: l'indagine smantella una banda di criminali
I quattro individui arrestati, di etnia Rom e residenti in provincia di Roma, hanno commesso almeno tre furti in abitazione razziando beni anche di grande valore economico.
Spaccate e razzie nelle abitazioni, individuati e denunciati i quattro componenti della banda dopo l'ennesimo raid di furti.
Il vicesindaco di Quinto "sceriffo", segnala individui sospetti
Una banda di ladri che razziava le abitazioni nella zona di Vicenza nord è stata individuata dai Carabinieri della Compagnia di Thiene. Due 35enni, un 28enne e un 20nne, tutti di origini rom dimoranti in provincia di Roma, sono finiti nel mirino dei militari del Nucleo operativo e Radiomobile. I tre furti risalgono a gennaio 2020: uno consumato a Quinto Vicentino con un danno patrimoniale di rilevante gravità ai danni della vittima, in cui sono stati asportati monili in oro, denaro contante e oggetti preziosi per un valore complessivo di 27 mila euro e altri due furti questa volta tentati, in via IV novembre a Costabissara nel primo pomeriggio del giorno 12 gennaio.
Le indagini hanno avuto inizio grazie alla preziosa chiamata pervenuta al 112 da parte del vice sindaco di Quinto, il quale aveva notato aggirarsi, con fare sospetto, due soggetti che poi si allontanavano repentinamente a bordo di una monovolume di colore grigio. L’immediato sopralluogo dei miliari aveva permesso di verificare che gli sconosciuti, dopo aver forzato e spaccato porte e finestre, penetravano all’interno ed asportavano ori e preziosi, compreso il vasellame in argento.
La conoscenza delle persone, l’evoluzione delle dinamiche del territorio e la capillare presenza sul territorio dei Carabinieri sono state di grande aiuto per gli investigatori al fine di ricostruire quello che è accaduto quel pomeriggio e che ha portato poi all'identificazione e alla successiva denuncia dei 4 individui. Infatti, l’immediato intervento di un equipaggio della radiomobile di Thiene supportati dai colleghi del nucleo operativo, specializzati nelle indagini tecniche anche di natura scientifica, ha visto i militari impegnati in un’attenta e sistematica analisi dei movimenti di alcuni personaggi di origine rom che, con una certa frequenza, transitavano anche nei caselli autostradali vicentini provenienti dal centro Italia.
L'indagine smantella una banda di criminali
A quel punto sono state diramate le ricerche, a tutte le pattuglie in circuito nella provincia di Vicenza, della Chrysler Voyager utilizzata dai ladri che è risultata poi essere intestata ad un prestanome. Infatti, grazie al coordinamento a livello provinciale, due giorni dopo, verso le 22 circa, un equipaggio della sezione radiomobile del Comando Provinciale di Vicenza, durante un servizio mirato alla prevenzione dei reati predatori, intercettava e controllava, in via Mercato Nuovo di Vicenza, l’autovettura Chrysler Voyager di colore grigio, segnalata in principio dai colleghi di Thiene, poi sequestrata perché priva anche di copertura assicurativa, a bordo della quale vi erano quattro individui: K.D., G.P., M.I. E T.B. tutti di origine rom dimoranti vicino alla capitale, già noti alle forze di polizia per furti in abitazione ed altri reati contro il patrimonio.
Il controllo serrato al quale sono stati sottoposti e la loro individuazione con il relativo foto-segnalamento, ha quindi scoraggiato i malfattori ed evitato la consumazione nei giorni successivi di altri reati predatori ai danni di altri cittadini. Infatti, come emerso dalle indagini svolte direttamente sul territorio, poche ore dopo il controllo, il quartetto ha lasciato il territorio vicentino ritornando verso il centro Italia da dove erano giunti - in trasferta - per depredare case.
La vicinanza incondizionata dell’Arma verso i cittadini, ha quindi consentito di raccogliere validi elementi per l'individuazione dei quattro responsabili, riconosciuti da diversi testimoni che hanno fornito elementi utili relativi all’arco temporale in cui i quattro commettevamo i furti.
Il dott. Hans Roderich Blattner della Procura della Repubblica di Vicenza, magistrato che ha diretto l’inchiesta, puntualmente aggiornato sulle indagini svolte minuziosamente dai carabinieri di Thiene, ha quindi richiesto al GIP presso il Tribunale di Vicenza il rinvio a giudizio per il quartetto, ai quali, nei giorni scorsi, dopo il loro rintraccio è stato notificato il relativo provvedimento poiché ritenuti responsabili - in concorso tra loro - dei tre furti in abitazione uno dei quali aggravato per aver cagionato alla vittima un danno di rilevante gravità e gli altri due tentati.