Ora è in carcere

Doping nelle palestre, il "re" degli anabolizzanti era di Isola Vicentina: arrestato

I prodotti commercializzati erano sprovvisti di autorizzazione da parte dell’AIFA e dell’EMA, risultando potenzialmente pericolosi per la salute umana.

Doping nelle palestre, il "re" degli anabolizzanti era di Isola Vicentina: arrestato
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Aveva messo in piedi un business di prodotti non autorizzati classificati come dopanti che finivano nelle palestre e ad atleti culturisti.

Preso il "re" degli anabolizzanti

Nella giornata del 17 marzo 2021 personale del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute - N.A.S. di Padova e della Guardia di Finanza – Compagnia di Padova Nucleo Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Olivieri residente a Isola Vicentina emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza a seguito richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di cui all’ art. 586 bis cod.pen. che punisce l’utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.

L’attività di indagine, svolta congiuntamente dai due Reparti e coordinata dalla Procura della Repubblica di Vicenza, ha preso avvio nell’ottobre del 2020 quando il Nucleo Mobile della Guardia di FinanzaCompagnia di Padova, a seguito di una perquisizione d’iniziativa, rinveniva nella palestra di proprietà dell’arrestato sostanze classificate come dopanti.

Aveva creato una rete articolata e redditizia

Successivamente, il Nucleo Antisofisticazione e Salute dei Carabinieri di Padova, a seguito di approfondimenti investigativi, accertava che l’arrestato aveva organizzato un articolato e redditizio commercio di sostanze dopanti, vendute nelle palestre e ad atleti gravitanti nel mondo del culturismo.

I prodotti commercializzati erano sprovvisti di autorizzazione da parte dell’AIFA e dell’EMA, risultando potenzialmente pericolosi per la salute umana, come è emerso dagli accertamenti tossicologici disposti dal Pubblico Ministero sui farmaci sequestrati all’indagato.

L’Olivieri, già gravato da precedenti penali specifici per violazione della normativa antidoping, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Vicenza.

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