Polizia locale

Pusher vicentino arrestato grazie al cane antidroga Ronnie: ingoia la cocaina e finisce all'ospedale

Il 43enne Rachid Bary, residente a Zugliano, alla vista dell'animale ha ingoiato la droga finendo poco dopo al Pronto soccorso. Ora è ai domiciliari.

Pusher vicentino arrestato grazie al cane antidroga Ronnie: ingoia la cocaina e finisce all'ospedale
Pubblicato:
Aggiornato:

La Polizia locale Nordest vicentino ha deciso di stringere il cerchio e, con varie pattuglie in borghese, ha atteso spacciatore ed acquirente nel luogo normalmente utilizzato per l'incontro: la pubblica via IV Novembre.

Pusher vicentino arrestato grazie al cane antidroga Ronnie

Erano circa le 16 di sabato scorso, 30 gennaio 2021, a Zugliano, in via IV Novembre. Dopo circa 20 giorni di appostamenti nel corso dei quali erano state documentate alcune cessioni di dosi di cocaina a clienti thienesi, la Polizia locale Nordest vicentino ha deciso di stringere il cerchio e, con varie pattuglie in borghese, ha atteso spacciatore ed acquirente nel luogo normalmente utilizzato per l'incontro: la pubblica via IV Novembre.

Non appena le auto dello spacciatore e dell'acquirente si sono avvicinate tra loro e fermate, gli genti sono intervenuti per evitarne una probabile fuga. Nel corso degli appostamenti, infatti, era stato constatato che la cessione era fulminea, e che entrambi si sarebbero allontanati velocemente.

Pusher vicentino arrestato grazie al cane antidroga Ronnie: ingoia la cocaina e finisce all'ospedale

 

Entra in scena Ronnie

Constatando l'arrivo della Polizia Locale, lo spacciatore ingoiava un involucro contenente 1 grammo di cocaina, che teneva in bocca pronto alla cessione, nella speranza di eludere l'azione di controllo.

Alla domanda se avesse con se sostanza stupefacente, Rachid Bary, 43enne residente a Zugliano, rispondeva negativamente, fingendosi tranquillo. L'espressione del suo viso però cambiava quando entrava in azione il cane antidroga "Ronnie", pastore belga "Malinois", specializzato nella ricerca di "cocaina", recentemente entrato in servizio nella polizia locale nordest vicentino su precisa volontà di tutti i Sindaci dei Comuni che compongono il Consorzio di Polizia Locale.

A dimostrazione della validità della scelta, Ronnie indicava con precisione al suo conduttore il tappo del serbatoio carburanti, nel quale era stato occultato un sacchetto contenente n. 12 involucri termosaldati di cocaina, per un peso complessivo di  17,00 grammi.

Lo spacciatore allora si è visto costretto a collaborare, e ha consegnato un altro involucro di cocaina che deteneva in tasca. Quindi, nel corso della perquisizione domiciliare, Rachid Bary ha consegnato un sacchettino contenente g. 6,00 di cocaina, che aveva nascosto nella macchina per fare il pane, oltre a g. 0,85 di Marijuana.

Contestualmente, però, Ronnie indicava al suo conduttore una mazzetta di banconote, per l'importo complessivo di 1.150 euro, che il BARY aveva occultato nel cassetto del comò della camera da letto. Le banconote sicuramente erano state a contatto e "contaminate" dall'odore della cocaina. Quindi un agente ha rinvenuto all'interno di un videoregistratore un'altra mazzetta di banconote per l'importo complessivo di € 930,00.

In totale veniva sequestrato complessivamente: 24,00 grammi di cocaina; 0,85 grammi di marijuana; somma di  2.080,00 euro; n. 2 smartphone utilizzati per i contatti con fornitori e clienti (come solitamente avviene, i telefoni hanno continuato a squillare per le chiamate dei clienti fino a notte inoltrata).  Il tutto si aggiunge a circa 3 grammi di cocaina sequestrata a n. 2 clienti nei giorni 28 e 29 gennaio.

Pusher vicentino arrestato grazie al cane antidroga Ronnie: ingoia la cocaina e finisce all'ospedale

Il malore e la corsa al Pronto soccorso

Per quanto sopra, l'uomo è stato arrestato per spaccio continuato di cocaina ma, nel corso delle operazioni e precisamente alle 21 del 30 gennaio, il medesimo si è sentito male a causa della cocaina ingerita (l'involucro dell'ovulo si era deteriorato a causa dell'aggressione dei succhi gastrici).

Veniva pertanto richiesto l'intervento di ambulanza 118, che lo trasportava al pronto soccorso di Santorso dove veniva trattenuto per l'intero arco notturno, con il battito cardiaco molto accelerato e la pressione altissima. A parametri vitali stabilizzati dai sanitari, nella mattinata del 31 gennaio Bary è stato dimesso dall'Ospedale, e, come disposto dal Pubblico Ministero dott.ssa Cristina Carunchio, accompagnato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa del rito direttissimo, previsto per oggi, lunedì 1 febbraio 2021.

Seguici sui nostri canali