Mercato della droga in un garage di Torri di Quartesolo
Sequestrato mezzo chilo di droga tra hashish, marijuana e cocaina.
I finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno tratto in arresto un cittadino tunisino di 42 anni per spaccio di sostanze stupefacenti.
Mercato della droga in un garage
Nel corso di un dispositivo di contrasto ai traffici illeciti effettuato nel territorio vicentino ed in particolare nel Comune di Torri di Quartesolo (VI), nella tarda serata dello scorso 12 gennaio, i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno tratto in arresto un cittadino tunisino, M.S. di anni 42, poiché trovato in possesso, ai fini dello spaccio, di mezzo kilogrammo di stupefacente tra hashish, marijuana e cocaina.
I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, impegnati nell’esecuzione di controlli in Vicenza e provincia, hanno notato dei movimenti sospetti presso un garage di un’unità immobiliare, ed in particolare un andirivieni di persone che entravano nell’autorimessa per uscirne dopo qualche minuto.
Il sospetto che l’andirivieni potesse essere legato a qualcosa di illecito veniva ancor più avvalorato dal fatto che, da visure alle banche dati, il predetto box-auto risultava in uso ad un soggetto di origine nordafricana gravato da precedenti in materia di stupefacenti.
Gli appostamenti e la perquisizione
Al fine di eseguire i dovuti riscontri i finanzieri procedevano, pertanto, poco distante dal box-auto oggetto di osservazione, a sottoporre a controllo un soggetto italiano appena uscito dalla predetta autorimessa; quest’ultimo veniva trovato in possesso di un ovulo di hashish di 10 grammi. Veniva quindi avviata una conseguente e tempestiva attività di perquisizione del garage al cui interno risultava presente il cittadino tunisino M.S., regolarmente soggiornante sul territorio nazionale.
Le attività di perquisizione del box-auto consentivano di rinvenire e porre sotto sequestro complessivamente 0.5 Kg di sostanza stupefacente di diverso tipo (hashish, marijuana e cocaina) suddiviso in panetti, pezzature sciolte, piccoli involucri ed ovuli pronti per lo smercio; di rilievo, ai fini delle attività di servizio, la circostanza che gli ovuli di hashish trovati nel garage sono risultati uguali a quello rinvenuto nel corso del controllo eseguito nei confronti del cittadino italiano che era stato, poco prima, visto allontanarsi dal box-auto.
Ulteriori circostanze rilevate in sede di perquisizione avvaloravano l’ipotesi dell’attività illecita di smercio posta in essere dal cittadino tunisino in quanto nel corso della perquisizione venivano individuati e posti sotto sequestro un bilancino di precisione, del denaro contante (290 euro) in banconote di diverso taglio.
L'esito delle indagini
M.S. veniva pertanto tratto in arresto in flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti e dopo gli atti di rito veniva posto agli arresti domiciliari come disposto dalla Procura della Repubblica di Vicenza; il soggetto italiano a cui è stato rinvenuto e sequestrato l’ovulo di hashish è stato segnalato alla locale Prefettura come consumatore.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza, in aderenza al protocollo di intesa stipulato tra il Tribunale berico, forze di polizia ed ordine degli avvocati, ha fissato l’udienza di convalida dell’arresto in modalità video-conferenza con collegamento dell’indagato e del suo difensore dalla sede del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Vicenza.
Al termine dell’udienza, tenutasi nella mattinata del 15.01.2021, il Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza, ritenendo fondato il quadro probatorio acquisito dai finanzieri ha convalidato l’arresto eseguito in flagranza di reato applicando, quale misura cautelare, la prosecuzione degli arresti domiciliari già in essere e confermando il sequestro del denaro rinvenuto dai militari nel corso delle operazioni di perquisizione.
M.S., che non risulta svolgere nessuna attività lavorativa, risulta già gravato da precedenti specifici, ed è regolarmente soggiornante nel territorio nazionale in quanto coniugato con una cittadina italiana. L’attività condotta dalle Fiamme Gialle beriche si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo finalizzata al controllo economico del territorio, a contrasto dei traffici illeciti e, in particolare, del grave fenomeno del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.