Lieto fine

Ritrovato vivo a Bassano il giovane finito nel Sile, sta bene: mistero sulla fuga

Un primo avvistamento nel pomeriggio a Istrana, poi un nuovo allontanamento. Lieto fine intorno alle 18. Un gesto con ancora diversi contorni da chiarire.

Ritrovato vivo a Bassano il giovane finito nel Sile, sta bene: mistero sulla fuga
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Si è conclusa intorno alle 18 di ieri la rocambolesca fuga di un 20enne trevigiano.

Passato da Istrana

C’è stato il lieto fine, anche se diversi risvolti della storia che ieri, lunedì 28 settembre 202, ha tenuto con il fiato sospeso la comunità trevigiana, restano ancora da chiarire. Il giovane caduto nel fiume Sile ieri mattina è stato ritrovato intorno alle 18, vivo e in buone condizioni, a Bassano del Grappa. Dove era arrivato in treno dopo un primo avvistamento a Istrana, all’interno di un bar. Proprio nella città del Grappa il giovane – 20 anni (e non 12 come inizialmente emerso, ndr.) – ha così riabbracciato i genitori, dopo una fuga rocambolesca durata oltre 6 ore.

Ritrovato vivo a Bassano il giovane finito nel Sile, sta bene: mistero sulla fuga

Il tuffo disperato del padre

Ma andiamo con ordine. Intorno alle 10.30 di ieri mattina, lunedì 28 settembre 2020, scatta l’allarme e poco dopo i Vigili del fuoco iniziano la ricerca di un giovane caduto nel fiume Sile nei pressi di Via Silvio Pellico a Treviso. Il primo tentativo di soccorso è stato dato addirittura dal padre che si è tuffato, non riuscendo però a raggiungere il giovane. Le ricerche proseguono con i sommozzatori e anche con l’elicottero, ma del ragazzo nessuna traccia. Si teme e ci si prepara al peggio.

Ritrovato vivo a Bassano il giovane finito nel Sile, sta bene: mistero sulla fuga

Fino a Bassano

Invece poi il 20enne viene avvistato e riconosciuto in un locale pubblico di Istrana, nel pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, dopo essersi gettato nel fiume, il giovane sarebbe riemerso da solo nascondendosi e poi fuggendo in treno. Proprio qui, e poi successivamente in un bar di Istrana, sembra sia stato visto e riconosciuto, naturalmente bagnato fradicio per la nuotata appena fatta. Tutto finito? No, perché il ragazzo sfugge ancora e, con un altro treno pare, raggiunge Bassano, dove vive la nonna. E qui la sua “scappatella” finisce e i genitori possono finalmente riabbracciarlo. Alla base del gesto pare ci sia comunque una situazione famigliare complessa.

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