Linee guida Inail, Zaia avverte: “Inutile aprire se restano queste”
Il Dipartimento di Prevenzione della Sanità Pubblica Veneto ne ha create di meno restrittive rispetto a quelle previste dal Governo.
C’è preoccupazione sull’utilizzo delle nuove linee guida Inail in occasione della riapertura del 18 maggio 2020.
Il bollettino
La conferenza stampa del Governatore Luca Zaia di oggi, mercoledì 13 maggio 2020 è iniziata con il bollettino che ha visto: 463.693 tamponi eseguiti, +9mila rispetto a ieri, le persone in isolamento sono 4.512 che sono -200 rispetto a ieri. I positivi sono 18.813 che sono +31 rispetto a ieri; i ricoverati sono 714, -45 rispetto a ieri (364 positivi e 281 negativizzati). Le terapie intensive sono 69, -2 rispetto a ieri (30 positivi e 39 negativi). I dimessi sono 3.077, +44 rispetto a ieri; i morti sono 1.281, +9 rispetto a ieri mentre i nati sono 86.
I dati sono in miglioramento
Il Governatore ha commentato i dati:
“I dati stanno calando, parliamo di terapie intensive, ricoveri, abbiamo un aumento delle dimissioni. Dal 10 aprile, dall’autorizzazione dei codici Ateco a oggi, sono 33 giorni nei quali abbiamo dati incoraggianti, tranne un giorno con un più 1 in terapia intensiva, abbiamo tutti dati con calo delle curve dei ricoverati nelle terapie intensive, ottimo dato quello sulle uscite dall’isolamento”
Si punta ad aprire quasi tutto dal 18 maggio
Luca Zaia ha proseguito:
“Ci rimane ancora il grosso problema dell’affrontare l’apertura. E’ giusto che il presidente della Regione ricordi ai cittadini e ai veneti che la partita sull’apertura di lunedì 18 maggio 2020 è ancora più importante. Già dal 4 maggio dato c’è stata l’apertura per le attività, per il Veneto significa 1milione e 200mila cittadini che hanno iniziato a uscire di casa per andare a lavorare, dal 18 restano residuali delle attività. Noi intendiamo aprire, qualora il Governo decida di delegare alla Regione la scelta di cosa aprire, noi vogliamo aprire bar, ristoranti, spiagge, attività commerciali, attività di servizi alla persona, centri sportivi, palestre piscine. E’ un impegno importante che ci prendiamo noi nella scelta, ricordo che l’ordinanza porterà la mia firma, lo faccio come atto di responsabilità sapendo che i veneti saranno responsabili, che saranno clienti delle attività ed erogatori di servizi come parrucchiere, negozio di abbigliamento, palestra, piscina e tanti altri”.
Difficile aprire con le linee guida Inail
Il Governatore ha puntualizzato:
“Sto facendo una battaglia civile, serena, perché non siano applicate le linee guida Inail, ma che esse siano applicate solo in mancanza di alternative. Se invece ci viene detto che bisogna applicare le linee guida Inail, è la devastazione. La Regione Veneto come altre regioni, ha creato delle linee guida che sono state emesse dal Dipartimento Prevenzione, pensiamo sia più corretto dire alle Regioni: ‘applicate le linee guida Inail se non avete provveduto ad averne’. Apprezzabile lo sforzo dell’Inail ma per alcune attività sono impossibili da applicare per riuscire ad aprire, se i ristoranti applicano alla lettere le regole non aprono più. Ci sono verbi ricorrenti tipo ‘possono’, molti condizionali, capite che dobbiamo fare in modo che ci siano regole semplici e chiare per lavorare”.
Un occhio di riguardo al turismo
Luca Zaia ha proseguito:
“Siamo la Regione più turistica in Italia, 18miliari del fatturato ne comprende 9 miliardi di euro solo con le spiagge, registriamo 32milioni di presenze turistiche sulle spiagge, per noi la spiaggia è una questione di vita o di morte economia. Pensare al distanziamento dell’ombrello di 5 metri da uno all’altro ci possiamo far entrare anche un camion rimorchio tra le fila. Il distanziamento lo si può avere con una distanza minore tra gli ombrelloni, poi ci sono tutte le accortezze come per esempio se una persona va al bar, indosserà la mascherina. I gestori dovranno evitare gli assembramenti, magari penseranno alla consegna sotto all’ombrellone delle bevande. Per i ristoranti invece puntiamo a non tenere le barriere di plexiglass. Sarà necessario misurare la temperatura all’ingresso, i dipendenti dovranno avere mascherina e guanti, i clienti dovranno avere la mascherina per gli spostamenti per esempio al bagno, sarà necessario avere il gel igienizzante sui tavoli. La situazione sull’apertura è affrontabile con il buon senso, aprire il 1 giugno sarebbe un suicidio. Ovviamente non dobbiamo prendere ‘sotto gamba’ il virus, dobbiamo capire che il rischio contagio è attuale, possiamo aprire in sicurezza, da lunedì 18 maggio ci giochiamo il futuro”.