Rissa fuori dal bar, in due finiscono in manette
Le forze dell'ordine sono intervenute per sedare gli animi dei pregiudicati, che hanno opposto resistenza.
I carabinieri della stazione di Piovene Rocchette sono intervenuti nella serata di martedì 26 febbraio per sedare una rissa avvenuta davanti al bar Roma di Magrè di Schio.
I fatti
Protagonisti dell'episodio due giovani ragazzi, E.F.M. 26enne di origine marocchina e il 21enne scledense T.E., entrambi pregiudicati, evidentemente sotto l’influsso dell'alcool, hanno dato vita all’esterno del bar Roma di Magrè ad un’animata discussione scaturita per futili motivi, ed hanno aggredito con calci e pugni al volto un cittadino residente vicino al locale, intervenuto per sedare la lite tra i pregiudicati e i suoi due figli, i quali stavano cercando invano di far allontanare i due ragazzi che stavano tentando di scavalcare il cancello dell'abitazione, percuotendolo violentemente.
L'intervento del padre
L’uomo è intervenuto a tutela dei figli dopo che era stata spruzzata nell’aria, da parte dei due pregiudicati, una bomboletta di spray al peperoncino e, nell’intromettersi per difenderli, ha ricevuto un pugno al volto a seguito del quale è stato condotto al Pronto Soccorso di Santorso dove
sono state riscontrate ferite giudicate guaribili in 20 giorni.
Volti conosciuti
I due ragazzini sono volti noti alle forze dell'ordine; un mese prima, nella notte tra il 24 ed
il 25 gennaio, avevano infatti compiuto un atto simile aggredendo due persone fuori dal bar “Le Fontane”. I militari hanno dovuto faticare non poco per bloccarli dal momento che continuavano a dimenarsi e ad opporsi alle operazioni di controllo, mantenendo sempre un comportamento ostile e offensivo tanto che i carabinieri sono stati costretti ad ammanettarli e chiuderli nelle auto di servizio per mettere in sicurezza le vittime dell’aggressione e condurli in Caserma. I due sono stati denunciati per resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni personali in concorso.