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Fontana dei bambini, il 24 febbraio al via i lavori di recupero e risanamento conservativo

Donati 12 mila euro al Comune dall'azienda Fitt Spa per la manutenzione dell'opera fino al 2026

Fontana dei bambini, il 24 febbraio al via i lavori di recupero e risanamento conservativo
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Fontana dei bambini, il 24 febbraio al via i lavori di recupero e risanamento conservativo.

Prenderanno il via lunedì 24 febbraio i lavori per il recupero e il risanamento conservativo della fontana di contra' Garibaldi per riportare l'opera all'aspetto e alla funzione originari.

La spesa per l'intervento è di 100 mila euro, finanziati a mutuo.

12 mila euro sono stati messi a disposizione dall'azienda Fitt Spa di Sandrigo per contribuire alla manutenzione ordinaria della fontana nei sei anni successivi all'intervento di recupero e risanamento. I lavori avranno una durata di circa 3 mesi (68 giorni).

Ad illustrare i lavori questa mattina erano presenti l'assessore alle infrastrutture del Comune di Vicenza; per l'azienda Fitt Spa di Sandrigo l'avvocato Stefano Giusto in rappresentanza del dottore Alessandro Mezzalira; l'architetto Giuseppe Pianezzola di Vicenza, progettista del recupero e risanamento della fontana; la ditta esecutrice dei lavori Balzarin Lino srl; il progettista della fontana architetto Vittorio Veller e ingegnere Renato Cecchin.

“A nome dell'amministrazione comunale e della città, ringrazio il presidente della Fitt Spa Alessandro Mezzalira per il generoso contributo destinato alla cura di un bene comune, come lui stesso ha sottolineato, quale la scultura dell'artista Nereo Quagliato in contra' Garibaldi – ha spiegato l'assessore alle infrastrutture –. Apporremo una targa sulla fontana per ricordare il prezioso gesto dell'azienda”.

La “fontana dei bambini”, storica presenza del centro storico cittadino, verrà riqualificata grazie ad un generale intervento di recupero e risanamento conservativo attivato dal servizio Infrastrutture del Comune di Vicenza. Tra gli interventi in programma: la pulizia e il ripristino delle superfici lapidee - attualmente macchiate e con presenza di lesioni per il naturale degrado della pietra o danneggiamenti esterni - la rimessa in funzione dei giochi d'acqua ed un importante risanamento nel locale interrato, dove si sono verificate numerose infiltrazioni d'acqua.

Progettista dei lavori di recupero e risanamento è l’architetto Giuseppe Pianezzola di Vicenza. Incaricata dell’esecuzione dei lavori è la ditta Balzarin Lino Srl di Altavilla Vicentina.

La fontana di contra' Garibaldi è stata realizzata nel 1984 su progetto dell’architetto Vittorio Veller, mentre la scultura in bronzo che la adorna è opera dell’artista Nereo Quagliato 1939-2012).

La fontana, realizzata in pietra d’Istria dalla ditta Margraf di Chiampo, come si apprende dalle parole del progettista “... è giocata sulle forme del quadrato e del cerchio; la pietra nel suo candore esalta il gioco dell’acqua che sgorga come naturale sorgente da un blocco massiccio, per scorrere poi attraverso canali e balze fini ad un piccolo gorgo. Trattasi di un’architettura razionale - di scarpiana memoria - che si contrappone, armoniosamente, al figurativismo dello scultore Nereo Quagliato”.

Il manufatto è stato realizzato con il finanziamento privato di alcuni cittadini, tra i quali l’Ingegnere Renato Cecchin, e donato al Comune di Vicenza in cambio dell’autorizzazione, concessa da quest’ultimo, ad aprire dei fori-finestra sul fronte precedentemente circo dell’edificio vincolato posto ad est (retro) della fontana stessa.

L’opera è stata costruita sopra un vano interrato di proprietà comunale, che occupa il posto dei precedenti bagni pubblici.

Al fine di preservare per il futuro il monumento che si andrà a restaurare, e per renderlo sempre visibile percorrendo le vie da piazza Duomo, l’amministrazione comunale non autorizzerà più la presenza di banchi commerciali o altre installazioni temporanee sul suo fronte.

A tale scopo, al fine di proteggerla da danneggiamenti, verranno posizionati dissuasori sferici in pietra d’Istria, atti anche a disegnare linee di mobilità esclusivamente pedonale e, prospetticamente, a renderla sempre visibile.

La recinzione di cantiere fungerà anche da supporto a pannelli informativi delle attività di recupero che racconteranno, attraverso immagini e disegni di archivio, la storia del luogo.

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