Prorogata la fino al 13 aprile la mostra "Di carta/papermade"
La rassegna curata da Valeria Bertesina a Palazzo Fogazzaro.
Prorogata la fino al 13 aprile la mostra "Di carta/papermade". Si è guadagnata due mesi di ulteriore apertura la mostra “DI CARTA/PAPERMADE”, apprezzata biennale internazionale di opere di carta attualmente ospitata a Palazzo Fogazzaro e che quindi resterà aperta fino al 13 aprile a 2020. La rassegna, progettata e curata da Valeria Bertesina, comprende un'ampia esposizione collettiva di opere di carta: stampe d'arte, libri d'artista, installazioni. Cocuratore per la Finlandia, il Paese ospite d’onore, è Seppo Salmi.
Il titolo della quarta edizione è “Le cose non necessarie fanno bello il mondo” che viene interpretato da più di ottanta artisti internazionali, con una ricchezza di tecniche ed espressioni che anima le sale espositive e intesse una fitta rete di rapporti e contrappunti. La portata della mostra non si esaurisce solo nel periodo dell'allestimento, perché molti degli artisti generosamente donano la loro opera alla Collezione Civica del Comune di Schio che si arricchisce in questo modo di opere di grande qualità. Per questa edizione più di 30 artisti doneranno il proprio lavoro che potrà perciò essere goduto dai cittadini di Schio e dai visitatori anche in altre occasioni: in totale da tutte le edizioni della biennale Di carta / Papermade sono arrivate al Comune più di 250 opere.
Tra quelle ora in esposizione si ricorda l'opera di Simon Adjiashvili che partecipa per la seconda volta alla mostra e per la seconda volta dona al Comune di Schio un’opera a carboncino in esemplare unico, di grande bellezza e poesia. Nella precedente edizione uno dei disegni che componeva il suo trittico è stato utilizzato come immagine simbolo della mostra. L'artista dichiara che “Il mondo moderno è quasi completamente coperto dal consumo di materiale. E solo la presenza nella nostra vita di "inutile necessità di bellezza" ci conserva un piccolo spazio per respirare.”
CHRIS DARR presenta Thompson Fountain, Xilografia, cm 92 x 122.
L’artista: ”La stampa della Thompson Fountain si trova in un luogo in cui tutti noi a Portland camminiamo, guidiamo e passiamo in bici, a volte ogni giorno. E se andassimo tutti via?”
L’immagine rappresenta infatti uno scorcio di città, in una strana realtà, quasi un “day after” in cui la flora e la fauna occupano ogni spazio. Sono talmente protagoniste che la statua sulla fontana è anch’erra un animale. La tradizionale tecnica xilografica è utilizzata dall’artista con grande scioltezza e la resa è assolutamente originale, quasi un’immagine fotografica. Molto d’impatto, ironica e nello stesso tempo ricca di altri significati.
QUANG PHAM KHAC espone anch’egli una xilografia: Forever Smile, cm 192 x 144.
La xilografia, è la più antica delle tecniche di stampa, l'artista la utilizza in modo contemporaneo, scomponendo l'immagine in punti come se fossero pixel.
e realizzando un poetico ritratto della moglie defunta “Questo è il mio amore e anche la mia preghiera per lei in Paradiso” dice Pham Khac.
OVIDIU PETCA artista e curatore di una delle rassegne di grafica più prestigiose a livello internazionale. Molto conosciuto per essere stato tra i primi ad utilizzare e a diffondere le tecniche di grafica digitali e ad esservi battuto affinché potessero entrare di diritto nelle esposizione di grafica, presenta Arthur II, stampa digitale parte di una serie omonima.
La joie de vivre, scultura in tecnica mista è realizzata da SIMONE RICCIARDIELLO e rappresenta il gioco: un omaggio ai bambini i quali attraverso questa attività sviluppano la loro personalità, acquisiscono le loro abilità ed esprimono la loro gioia. E la gioia che essi ci trasmettono riempie di piacere l'umanità e fa bella la vita.
Il gioco viene qui rappresentato attraverso la realizzazione di un Minilego, rispettandone le proporzioni ma alterandone il rapporto di grandezza che nella realtà esiste tra il giocattolo ed il suo fruitore. In tal maniera, la gigantesca mole dell'omino amplifica finoall’altezza di 250 cm dilata non solo le misure della realtà ma anche la percezione del fascino e della magia.
MARÍA MICAELA TROCELLO presenta “Macacha de Seda (Macacha of Silk)”, installazione tecnica mista cm 220 x 180.
L'opera presentata appartiene all'omaggio alla serie Macacha Güemes, una donna chiave nella storia dell'indipendenza dell'attuale territorio argentino. Il legame di questa donna con la natura, con la terra dove è nata e per la quale ha combattuto, consente di evocare collegandola dall'immagine, con la bellezza dei suoi paesaggi, con il fascino dei fiori della montagna e il pizzo che tessono i rami degli alberi spinosi della propria geografia.
Micaela Trocello, giovane printmaker argentina, pone sempre l’attenzione ai temi legati all’emancipazione femminile, viaggia molto portando queste tematiche fuori del suo paese. Attraverso l’arte ha trovato la possibilità di far parlare dei ruoli di genere e denunciare le discriminazioni che ancora oggi la donna è costretta a subire nel suo paese.
ZAMBETTA COSIMO DAMIANO infine espone “Felice e amara, effimera fragile bellezza” (…), grafica digitale, cm 210 x 210.
Opera suddivisa in 9 pezzi quadrati di ugual misura. Ciascun tassello è unico e continuativo, divisibile o spartibile. Questo poetico lavoro è stato scelto come immagine coordinata della mostra. L'opera al termine della mostra sarà collocata preso il Servizio Qui cittadino, dove sarà visibile al numeroso pubblico che frequentano l'ufficio.
Tutti gli artisti si sono molto impegnati per creare un’opera che esprimesse il proprio sentire come persona e come artista. I messaggi che si possono cogliere sono davvero molteplici ed è interessantissimo percorrere le sale espositive guardando le opere e ponendo una particolare attenzione alla grande diversità dei messaggi che ci comunicano.
Sono dunque molti i motivi per visitare l'esposizione, aperta sabato dalle ore 16 alle 19 e domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.