Consorzi di Bonifica: Domenica 1,5 milioni di contribuenti al voto
L'appello dell'assessore Pan: "Votare è un atto di responsabilità e di cultura verso il territorio".
Domenica 15 dicembre i 10 consorzi di bonifica di primo grado del Veneto rinnovano le proprie assemblee consortili. Sono chiamati al voto 1.548.723 elettori, cioè tutti i proprietari di immobili e di fondi iscritti al catasto consortile. Si tratta di 566.261 contribuenti agricoli (proprietari di terreni agricoli) e di 982.462 extra-agricoli, cioè i contribuenti ‘urbani’. Vanno a rinnovo i 206 componenti delle assemblee consortili (20 per ciascun Consorzio, più 6 per il LEB, che è consorzio di secondo grado) i 43 componenti dei consigli di amministrazione (4 per ciascun consorzio più 3 per il LEB) e gli 11 presidenti (quello del Leb è ad elezione indiretta di secondo grado).
Consorzi di Bonifica: Domenica 1,5 milioni di contribuenti al voto
“Votare è un atto di responsabilità e di cultura verso il territorio – è l’appello dell’assessore regionale all’agricoltura e alla bonifica, Giuseppe Pan – I consorzi di bonifica sono i primi manutentori del territorio, in particolare in una regione come il Veneto dove oltre la metà della superficie è terra di bonifica, strappata alle acque”.
L’assessore regionale ricorda che gli 11 Consorzi, compreso il Leb che è organismo consortile di secondo grado, sono attualmente impegnati in un grande piano di investimenti irrigui e di manutenzione del territorio, che quest’anno si è guadagnato 161 milioni di fondi pubblici nazionali, pari ad oltre la metà degli stanziamenti pianificati per la bonifica per il prossimo decennio.
“I consorzi di bonifica investono in prevenzione e sicurezza – conclude Pan – e rappresentano un presidio fondamentale non solo per le imprese e le comunità del territorio rurale del Veneto, ma soprattutto per i centri urbani e i loro abitanti. Contribuire anche con il voto alla loro governance e al loro operato significa quindi esercitare un atto di responsabilità nell’ interesse generale ed investire nella prevenzione di calamità e dissesti”.