"Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi"
Si svolgerà nella Basilica Palladiana, tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
Nell’Europa da poco uscita dalla Prima guerra mondiale le donne cominciano a conquistare un proprio ruolo: sempre più autonome, seduttive e moderne. I capelli si accorciano come la lunghezza delle gonne, mentre la loro influenza nella società e nella cultura si fa sempre più intensa. Coco Chanel cambia la moda, Amelia Earhart attraversa in volo l’Atlantico, i balli di Josephine Baker incantano Parigi.
Anche in Italia soffia un vento nuovo e di questa donna differente, così diversa dal modello anteguerra, offre un ritratto magnetico il pittore Ubaldo Oppi, cresciuto a Vicenza ma formatosi fra Vienna, Parigi e Venezia, poi divenuto milanese dopo essere stato ‘scoperto’ da Margherita Sarfatti e Ugo Ojetti che stanno cercando uno «stile italiano» nell’arte. Ma Oppi non è il solo, perché la nuova donna appare nella pittura di Felice Casorati come di Mario Cavalieri, di Mario Sironi come di Piero Marussig. Assolutamente padrone del loro tempo, quelle figure escono anche dalla cronaca per rievocare un mito, quello di donne fatali e potenti come le amazzoni o di muse ritratte in una magica sospensione, eternate nei valori di un seducente classicismo.
"Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi"
Immagini di grande fascino (un centinaio le opere esposte, fra dipinti, disegni, sculture, abiti e gioielli) sapranno conquistare i visitatori della mostra in un racconto inedito della modernità degli anni Venti, rappresentato dalle donne icone della pittura di Ubaldo Oppi. L'esposizione curata da Stefania Portinari è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 nella Basilica Palladiana.
La mostra è promossa dal Comune di Vicenza, in collaborazione con il CISA Andrea Palladio, la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica. Con il sostengo di Provincia di Vicenza.