Sui banchi di scuola: ecco il profilo bassanese
Partendo dalla fotografia dell’ultimo censimento: le persone prive di titolo di studio in città risultavano essere 2714 suddivise tra 1199 maschi e 1515 femmine.
Sui banchi di scuola: ecco il profilo bassanese
Quale istruzione a Bassano del Grappa? Nel dossier elaborato dall’ufficio comunale di statistica un fiume di dati significati ed un prezioso lavoro utile per incorniciare l’aspetto del grado di istruzione ai piedi del Grappa. Partendo dalla fotografia dell’ultimo censimento le persone prive di titolo di studio: in città risultavano essere 2714 suddivise tra 1199 maschi e 1515 femmine. Di queste 70 maschi e 97 femmine risultavano analfabeti. Un dato cui riflettere considerando che significa un 6,7% della popolazione bassanese (0,4% gli analfabeti), mentre le persone con titolo di studio risultavano essere 40 mila 416. Di queste in 7988 non avevano la licenza elementare che corrisponde al 19,7%, in 11244 la licenza di scuola media inferiore (27,7% della popolazione), 12708 il diploma di scuola secondaria superiore (31,3%) ed in 5962 una laurea o altri titoli universitari (14,7%). Una fotografia modificata in questi ultimi anni, ma che è un punto di partenza per inquadrare il futuro. Partendo dai quattro asili nido in città dove i posti attivati sono 156 e che vedono la frequenza di 117 bambini suddivisi tra gli asili nido di via Rivana, via Chini ed il centro di infanzia di Rondò Brenta. Gli iscritti alle sedici scuole dell’infanzia, tra statali (6) e paritarie (10) sono per l’anno scolastico 2018/2019 mille 155 suddivisi tra scuole statali (599) e scuole paritarie (556). I bambini stranieri sono 168 suddivisi a loro volta tra frequentanti le scuole statali (136) e quelle paritarie (32). Mentre in quest’ultimo anno scolastico si registra che le scuole statali hanno la stessa frequenza come alunni dell’anno precedente, le paritarie fanno registrare un incremento di 21 iscritti. Per quanto concerne le scuole dell’infanzia a registrare la più alta affluenza è quella di Ca’ Baroncello (141 gli iscritti), seguita dall’asilo dei Monumento ai Caduti (119). Passando alle scuole primarie gli alunni iscritti nell’anno scolastico in corso risultano essere 2192 suddivisi tra i 1907 delle scuole statali ed i 285 alunni delle scuole paritarie. Di questi in 1659 risultano essere residenti in città mentre 553 quelli sono residenti in altri comuni. Anche qui si registra un calo rispetto all’anno scolastico 2017/2018 quando gli alunni iscritti erano 2238. Nel campo delle scuole primarie il numero più alto di alunni frequenta la scuola Canova di Santa Croce (307) seguita dal General Giardino di San Vito (244). In percentuale il 36,6% frequenta l’istituto comprensivo 3 che comprende le sette scuole elementari della destra Brenta, il 26% l’istituto comprensivo 1 che comprende le scuole Mazzini, General Giardino e Campesano, il 24% l’istituto comprensivo 2 che comprende il don Marco Cremona, il Canova ed il Marconi di San Lazzaro. Le paritarie si portano a casa una fetta pari al 13%.Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado queste assorbono 1640 studenti suddivisi tra scuole statali (1492) e scuole paritarie (148), con 219 stranieri frequentati tra statali (216) e paritarie (3). Qui vi è da registrare un calo rispetto all’anno scolastico 2017/19 che aveva visto la frequenza di 1699 studenti (59). Suddivisi per istituti il più gettonato è l’istituto comprensivo 1 che ha la Vittorelli e la succursale di via Generale Basso con 626 alunni. Alle spalle l’istituto comprensivo 2 (Bellavitis) con 458 iscritti, l’istituto comprensivo 3 (via Colombare e don Carlo Gnocchi di Marchesane) con 408 studenti e la scuola Bellavitis con 147 studenti. Le scuole paritarie risultano invece pescare in un 9% di alunni.
Più di 8mila studenti frequentano i nostri istituti secondari
Scuole secondarie di secondo grado. Dove vanno gli studenti? In pillole questo il quadro. Quanti gli studenti iscritti? In città gli studenti che varcano giornalmente le soglie delle scuole sono 8098. Di questi gli stranieri risultano essere 478 e 90 risultano essere gli studenti con handicap. Quanti sono gli istituti in città? Sono sette: il liceo ginnasio Brocchi, il liceo scientifico Jacopo da Ponte, l’istituto tecnico industriale E. Fermi, l’istituto per geometri L.Einaudi. l’istituto Scotton, l’istituto tecnico e professionale per servizi commerciali, sociali e turistici G.A.Remondini e l’istituto agrario A.Parolini. Come sono smistati gli studenti? La maggiore frequenza si riscontra al liceo Brocchi, dall’alto dei suoi 2185 iscritti. Gli studenti bassanesi che frequentano questa scuola statale risultano essere 502 mentre i residenti fuori comune risultano essere ben 1683. Al secondo posto l’istituto Remondini con 1583 iscritti e con grande afflusso da parte dei non residenti. Quindi l’istituto tecnico commerciale e per geometri con i suoi 1417 iscritti seguito dall’istituto tecnico Fermi che si ferma a quota 1072 iscritti. Per quanto concerne invece l’anno scolastico in corso e per quanto riguarda l’iscrizione alle prime classi troviamo al primo posto sempre il liceo ginnasio Brocchi che ha visto nuovi entrati pari a 504 unità, contro i 327 nuovi iscritti del Remondini, i 316 dell’Einaudi, i 293 del tecnico industriale ed i 199 del liceo scientifico Jacopo da Ponte. I nuovi entrati, nelle sette scuole superiori, sono risultati così essere pari a 1841. In percentuale al liceo Brocchi va il 27% della popolazione scolastica delle scuole superiori, all’istituto Remondini il 19,5%, all’istituto tecnico Einaudi il 17,5%, all’istituto tecnico Fermi il 13,2%, all’istituto Parolini il 7,4% ed allo Scotton il 4,3%. Tra le curiosità il fatto che gli iscritti globali delle superiori, nell’anno scolastico in corso, sono aumentati di settanta unità rispetto all’anno scolastico 2017/18 passando da 8028 a 8098. Ma cosa dicono in definitiva questi dati? Che il gentil sesso privilegia la frequenza del ginnasio Brocchi mentre i maschi previlegiano l’istituto tecnico industriale o il liceo scientifico rispetto al classico così come vale per l’istituto di agricoltura Parolini dove i maschi sono nettamente la maggioranza.
Scuole dell’infanzia statali o paritarie?
Scuole dell’infanzia statali o paritarie? Una domanda spontanea se si analizzano i dati relativi all’anno scolastico 2018/2019. Con gli iscritti che in questi due ordini di scuole più o meno si equivalgono. Nelle prime gli iscritti risultano essere 599 e nelle seconde 556. C’è una tendenza ed un costume in atto quello di indirizzarsi verso le paritarie dove gli alunni stranieri rappresentano una piccola fetta, poco sopra il 5%, che nelle statali aumenta oltre il 20%. Che sia questa la discriminante? Ma è significativo un altro dato, quello che vede nelle paritarie un ingresso di bambini non residenti che si attesta attorno al 30%, una percentuale che nelle statali si abbassa sino alla soglia di poco meno di un 20%. Un trend che si ridimensiona quando si leggono le statistiche delle scuole primarie dove la percentuale degli alunni sfiora il 15% mentre il rimanente è iscritto nelle scuole statali.