A Romano arriva il "Passaporto dell'Amicizia" per i piccoli calciatori
Un documento per sentirsi cittadini del Mondo e per dare il benvenuto ai compagni di squadra arrivati in Italia da poco
A Romano arriva il "Passaporto dell'Amicizia" per i piccoli calciatori
Il calcio, soprattutto quello giovanile, deve essere veicolo d’integrazione e la Virtus Romano si è fatta promotrice di un’iniziativa che ha per protagonisti i duecento tesserati della cantera e che ha già riscosso il plauso delle famiglie e dell’Amministrazione Comunale.
A partire dalle prossime settimane, tutti i giocatori del Settore Giovanile gialloverde avranno il “Passaporto dell’Amicizia”: un documento per sentirsi cittadini del Mondo e per dare il benvenuto ai compagni di squadra arrivati in Italia da poco.
«Abbiamo pensato ad un modo originale e simpatico per far sentire ancora più a loro agio i ragazzini stranieri che vengono a giocare con noi – spiega Franco Zanchetta, responsabile del Settore Giovanile della Virtus Romano – perché “essere una famiglia” non deve rimanere solo uno slogan. Si vince insieme solo se si cresce insieme, e non c’è modo migliore per farlo se non creando un gruppo unito di amici e, solo dopo, di calciatori».
Quest’anno il club ezzelino ha raggiunto il record di iscrizioni, sforando i duecento tesserati e riuscendo a coinvolgere nel progetto sportivo bambini e famiglie di numerosi Comuni limitrofi. Ma, come detto, alla Virtus Romano “non ci sono confini”: Brasile, Croazia, Senegal, Marocco, Romania, Albania, Kosovo e Macedonia sono solo alcune delle nazioni d’origine dei venti piccoli calciatori stranieri.
«Per gli allenatori e gli educatori che lavorano nel calcio e nello sport in generale, non c’è gioia più grande di quella che si prova quando una squadra di ragazzini diventare un gruppo di amici. Il “Passaporto dell’Amicizia” consiste nel rilasciare un documento dove il nome di ogni giocatore è scritto in tutte le lingue. Ci sono nomi che in arabo o in francese hanno completamente un’altra forma o un’altra pronuncia: quindi stanno nascendo anche dei simpatici soprannomi fra i bambini che mischiano l’italiano agli altri idiomi. È un modo, anche buffo, per sentirci tutti uguali e per divertirci».
Insomma, accanto a Giuseppe troveremo Yousuf e Joseph, così come Marco diventerà Marque o Marka. I bambini, inoltre, potranno scrivere sul retro del “Passaporto” il loro cibo preferito, la loro squadra del cuore o la località più bella da visitare nel loro Paese, confrontando le risposte con i loro compagni per imparare usanze e conoscere luoghi.
«I giovani sono da sempre una ricchezza per tutti noi – dichiara Gilberto Dissegna, presidente del club gialloverde – e la nostra volontà è quella di investire, potenziare e migliorare costantemente il Settore Giovanile. Qui da noi i ragazzini si sentono a casa, infatti quest’anno abbiamo avuto numerosi “ritorni”: giocatori che, per un motivo o per un altro, avevano fatto la scelta di andare altrove sono tornati alla Virtus Romano. Evidentemente abbiamo lasciato un ricordo che va oltre la semplice valutazione delle strutture e dei risultati sul campo. Avere così tanti ragazzini, vedere le famiglie così affiatate è gratificante per tutti noi che ci mettiamo passione, tempo e risorse».
Il “Passaporto dell’Amicizia” ha trovato anche il pieno sostegno dell’Amministrazione di Romano d’Ezzelino, con l’Assessore allo Sport Franca Meneghetti che ha sposato l’iniziativa della Virtus.
«È davvero importante che lo sport diventi, sempre più, un mezzo per favorire e consolidare qualsiasi tipo di integrazione. Spesso i bambini sono molto più saggi di noi adulti, e trovano il modo per risolvere problemi, abbattere muri e dimostrare coi fatti che siamo tutti uguali. Iniziative come questa fanno bene a tutti: alle famiglie, ai ragazzini, alla società sportiva e al Comune. Ricordiamoci che questi bambini saranno i cittadini adulti di domani: crescere uniti oggi, aiuterà loro ad esserlo anche in futuro».