Vicenza: uccisa dal batterio killer, parla la figlia
Si chiede onestà e chiarezza su un tema fa discutere e mette in allerta.
Vicenza: uccisa dal batterio killer, parla la figlia
Chiede giustizia, onestà e chiarezza la figlia di Nicolina Vaccariello, residente a Cavazzale, deceduta martedì 6 agosto dopo anni di sofferenze a causa del batterio killer, il chimaera. La donna, insegnante in pensione di 70 anni, sposata e madre di due figli, nella primavera del 2015 si era sottoposta all’intervento di sostituzione della valvola aortica all’ospedale San Bortolo.
Proprio qui avrebbe contratto il virus dal macchinario infettato, sostituito nel 2017. Il secondo caso nel vicentino. Era già successo al dottor Paolo Demo, deceduto in novembre. Dopo mesi di malesseri, la professoressa aveva scoperto di essere stata colpita dal batterio. Diecimila i pazienti operati che sono stati raggiunti con una campagna di allerta che ha permesso di scoprire 6 decessi e 16 infezioni.
La procura di Vicenza ha un fascicolo aperto contro ignoti per omicidio colposo.