Al Palio delle Rose arriva primo Ca’ Dolfin

Un successo la quarantesima edizione della manifestazione a Rosà.

Al Palio delle Rose arriva primo Ca’ Dolfin
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Al Palio delle Rose arriva primo Ca’ Dolfin

E' stata un'edizione speciale, un'intera giornata di festeggiamenti per celebrare i 40 anni di un evento che fa parte della storia di Rosà e che ricorda la fondazione dei quartieri del paese. Il Palio delle Rose domenica 21 luglio ha fatto il pieno di partecipazione e di entusiasmo incoronando vincitore il Quartiere Ca' Dolfin con un bel distacco su tutti gli altri. Secondo Tigli Matteotti, terzi a pari merito Ca' Minotto e Sant’Antonio. Quartiere Borgo Lunardon si è aggiudicato il trofeo Donatori di Sangue, piatto dipinto su disegno di Mirko Mottes, vincitore del tradizionale concorso riservato alle scuole. Un appuntamento che ha riacceso la tradizione della festa portando in campo tanti giovani del paese, un segnale forte e significativo che lega la comunità alle proprie radici, una tradizione, come ricordato dal sindaco Paolo Bordignon «che distingue Rosà dagli altri paesi e che incorona vincitori tutti i quartieri».

La festa si è aperta con la messa in Duomo e aperitivo in piazza per tutti con la partecipazione dell'Amministrazione e dei gonfaloni dei quartieri. Alle 18 appuntamento in Piazza con la sfilata verso l'Oratorio con il Gruppo Bandistico Novese e con il gruppo Campanari. In corteo anche il Palio, scultura di Carlo Balljana. Prima dei giochi in campo un minuto di silenzio in ricordo di Giulio Olivo, per 21 anni Presidente del Quartiere Seminarietto e per tanti anni presidente dei presidenti. Positiva e apprezzata la nuova location dei giochi, organizzati per conto della parrocchia da Marino Carlesso, presentati da Massimo Zulian e Palmina Nocera, con gli arbitri diretti da Michele Peruzzo. Ad aprire le sfide «La giostra dei bambini» a cui sono seguiti il «Tiro al bersaglio», le «Uova volanti», «Il Torneo», «Passa l’acqua», «Pesca la saponetta». Ogni squadra 9 titolari, dai 14 anni in su e una riserva. D’obbligo la presenza di almeno 4 ragazze per squadra. Per un gioco a loro riservato, hanno partecipato anche due bambini di 10 o 11 anni.

A tutte le squadre l’Amministrazione ha offerto un piatto ricordo della manifestazione. Buona l’idea di anticipare i giochi di due ore rispetto alle edizioni passate, una nuova formula che ha dato il giusto spazio ai festeggiamenti dopo la conclusione delle gare. Un successo e una soddisfazione che ha premiato la grande collaborazione di tutti: i volontari che si sono impegnati prima e durante l’evento, gli arbitri e i collaboratori, i membri del Circolo Noi e del Comitato Sagra, tutti i cittadini che hanno partecipato ai giochi e che hanno portato in vittoria la tradizione e l’identità del paese.

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