Decimo anniversario della scomparsa della M.O.V.M. Clonnello dei Carabinieri Valerio Gildoni
Nel pomeriggio odierno si è tenuta la cerimonia di commemorazione del 10° anniversario dalla tragica scomparsa della M.O.V.M. Colonnello dei Carabinieri Valerio Gildoni, caduto vittima nell’adempimento del dovere il 17 luglio del 2009 in Bosco di Nanto.
La cerimonia, organizzata come di consueto dall’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Montegaldella Longare Montegalda in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Montegaldella, ha visto la partecipazione del Comandante Interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto”, Gen. C.A. Enzo Bernardini, del Comandante Provinciale Carabinieri di Vicenza, Colonnello Alberto Santini, nonché di Autorità provinciali e locali e la presenza di numerose persone, che hanno cosi inteso dare un tangibile segno di vicinanza all’Arma.
Al termine della funzione religiosa, tenutasi alle 18.30 nella chiesa di San Michele Arcangelo e celebrata dal parroco, Don Gabriele, il Vice Sindaco di Montegaldella, Fabio Perilongo, ha rivolto un indirizzo di saluto ai presenti.
Ha quindi preso la parola il Gen. C.A. Enzo Bernardini, il quale ha ricordato la figura del Col. Valerio Gildoni, ripercorrendone brevemente la carriera, rinnovando poi la narrazione dei tragici fatti che, in un estremo slancio di generosità ed altruismo, lo avevano purtroppo condotto a perdere la vita, evidenziando in tal modo le altissime virtù militari e l’incondizionato senso del dovere da lui posseduti, riconosciutegli nella Medaglia d’Oro al Valor Militare concessagli il 14 maggio 2010.
Successivamente i presenti si sono recati presso la vicina scultura raffigurante il busto dell’ufficiale, ove è stato reso omaggio alla memoria della M.O.V.M. Col. Valerio Gildoni mediante la deposizione di una corona di alloro.
Ricordiamo che nella serata di venerdì 17 luglio 2009 il Col. Gildoni era intervenuto in località Bosco di Nanto (Vicenza), a fianco dei Carabinieri di vari reparti, per ricondurre alla ragione un 84enne, barricatosi in casa armato di fucile ed in stato di squilibrio mentale. Nel corso delle attività di persuasione, aveva tentato di avvicinarsi, disarmato, alla porta dell'abitazione per ottenere la resa dell'anziano; questi però aveva fatto fuoco, uccidendolo.
Nel corso della sua carriera il Col. Gildoni era stato comandante di plotone alla Scuola Sottufficiali Carabinieri di Firenze e successivamente al comando del Nucleo Operativo della Compagnia di Milano Duomo e delle Compagnie Carabinieri di Bressanone, Partinico e Roma-Montesacro, occupandosi anche di casi di cronaca di interesse nazionale. Dopo aver svolto un periodo di servizio presso lo Stato maggiore della Difesa, aveva frequentato con successo il corso ISSMI (Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze), venendo poi trasferito al Reparto Operativo del Comando Provinciale di Vicenza.