Pandemia

Covid in Veneto, Omicron galoppa: l'ombra dell'arancione è sempre più vicina

Dopo la Lombardia e la Campania, tra le regioni italiane più colpite dall'emergenza sanitaria c'è il Veneto...

Covid in Veneto, Omicron galoppa: l'ombra dell'arancione è sempre più vicina
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In pratica è una guerra: da una parte c'è la variante Omicron che si diffonde a una velocità mai vista in passato per un virus, dall'altra parte c'è la campagna vaccinale e le misure di contenimento. Tra affanni, dubbi, disagi e piccole speranze si cerca di fare il punto sulla pandemia. E si prova anche a tracciare un po' lo scenario del futuro... che sembra sempre più arancione.

Covid, la variante Omicron corre

Record di contagi ieri in Veneto, oltre 21 mila, ed è la terza regione per numero di casi dopo Lombardia e Campania. La situazione resta vicina all'emergenza: in ogni caso i nuovi contagi oggi sono poco meno di 20mila, dopo il picco dei 21mila casi registrati ieri. A preoccupare è la situazione degli ospedali, con le terapie intensive occupate al 20%, quindi anche un po' più della media nazionale, e gli altri reparti al 25%.

Ma quello che sta cambiando in questi ultimi giorni è anche l'operatività dei medici di base: la loro quotidianità è assorbita quasi completamente dal monitoraggio degli isolati e dalla prescrizione di tamponi di inizio o di fine quarantena, inevitabile il rischio di trascurare altri pazienti con altre patologie. Una situazione che si ripercuote poi anche sui centri per i tamponi con lunghe file a Venezia e anche in altre città della Regione.

Ricordiamo che i parametri per passare in zona arancione dalla gialla sono i seguenti: l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva deve superare il 20 per cento, mentre il dato da tenere d'occhio per l'area non critica è il 30 per cento. Il numero che rileva l'incidenza dei positivi, invece, dovrebbe essere inferiore ai 150 casi per centomila abitanti.

E PENSARE CHE PRIMA DI NATALE: Covid, Zaia: "Veneto zona arancione? Non può arrivare con questi numeri"

La regione resta gialla, ma l'arancione è sempre più vicino

Situazione delicata, dunque, per il Veneto che è davvero a un passo dalla zona arancione. Rispetto a ieri, i positivi individuati attraverso l'attività di contact tracing sono meno (1693, per la precisione) e la curva segna dunque una lieve flessione. Ora il numero dei positivi è paria 215mila e 195, 30 i decessi, un dato, riporta la Regione, "legato a un ritardo di notifica dei decessi tra i ricoverati".

I dati della pandemia in Veneto

Ma andiamo a vedere più da vicino i dati della pandemia provincia per provincia. Partiamo dal nord, da Belluno, con un più 601 positivi in 24 ore. Treviso, invece, fa registrare un più 3028, poco distante Venezia, che segna un incremento di positivi pari a 3008. Vicenza tocca quota 3592, quasi come Padova, 3580. Rovigo sfiora i 1000, 997 per essere precisi. Record di giornata per la provincia di Verona, più 4277.

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Cosa succede se si passa in zona arancione?

La scorsa settimana la Liguria l'ha scampata per un pelo, ma da lunedì è probabile che non solo lei finisca in zona arancione. La Lombardia si sta velocemente avvicinando, ma rischiano anche Piemonte, Sicilia, Calabria, Veneto, Valle d'Aosta, Friuli e Marche. L'Italia, insomma, si appresta a cambiare nuovamente colore.

Per coloro che possiedono il Super Green pass, come riporta News Prima, ovvero chi si è sottoposto alla vaccinazione o è guarito dal Covid, non cambia nulla. Diversa la questione per chi ha il certificato "base" (cioè ottenuto soltanto con il tampone) o addirittura non lo possiede.

QUI TUTTE LE INFO: Regole Covid: cosa succede adesso quando si torna in zona arancione


La questione principale riguarda gli spostamenti: chi non ha il certificato "rafforzato" infatti potrà spostarsi al di fuori del proprio Comune soltanto per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio Comune (con autocertificazione). Restano consentiti invece gli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 chilometri, eccetto il capoluogo di provincia.

 

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